
"È un onere rilevante quello che ricevo, spero di contribuire a far progredire l’immagine societaria come fatto egregiamente dal mio predecessore". Sono queste le prime parole di Alessandro Gammieri in qualità di nuovo presidente (il 49esimo della storia, ndr) dell’Unione Sportiva Pistoiese 1921, nonché amministratore unico, dopo le dimissioni rassegnate da Giancarlo Iacoviello. "Lo ringrazio dal punto di vista professionale e personale per il grande aiuto che mi e ci ha dato – rimarca l’avvocato campano, riferendosi a Iacoviello – ha portato avanti questioni e progetti che adesso proveremo a portare a termine". Sul passaggio di consegne: "Si è trattato di un avvicendamento fisiologico, scritto negli atti, a seguito della scadenza del 30 giugno scorso – rimarca Gammieri, già amministratore delegato della società nella seconda parte della passata stagione sportiva – avvicendamento dovuto anche alla nuova forma sociale del club (dopo la retrocessione nei dilettanti la Pistoiese è diventata una SSD arl, struttura che non prevede un CdA come nel professionismo, ndr) e a un fisiologico contenimento dei costi nella categoria inferiore attraverso la figura dell’amministratore unico, tra l’altro con una riduzione del compenso del 50%".
"Nell’ultima assemblea della Holding tirato somme del passato e illustrato progetti futuri – rivela – e ci tengo a sottolineare che abbiamo portato all’attenzione dei soci una situazione florida a livello contributivo. A luglio abbiamo abbattuto tutte pendenze dal 2017 in poi per quanto concerne Inps, Inail e buona parte dell’erario per un totale di circa 400mila euro – prosegue Gammieri – mancano ancora 275mila euro più circa 90mila euro di iva, ma entro settembre contiamo di azzerare tutto. Si tratta di una situazione della quale eravamo a conoscenza – chiarisce – salvo qualche piccola “sorpresa“ di entità residuale, circa 100mila euro. Abbiamo preferito saldare subito e non continuare a rateizzare perché la minore incidenza previdenziale in serie D, circa un terzo di quella della C, ci permetterà di avere più flessibilità".
Non è mancato un ritorno al vetriolo sulle polemiche relative ai primi due test amichevoli disputati a porte chiuse, sia per i tifosi che per i media: "Non possiamo impiegare le nostre risorse per rispondere a tutte le sollecitazioni, notizie o presunte tali – attacca – la decisione degli allenamenti a porte chiuse è volta esclusivamente a preservare l’immagine della società, che stiamo ricostruendo dalle ceneri. E in quest’ottica, vogliamo giocare le partite esclusivamente con le divise ufficiali da gara". Che saranno presentate solo oggi. Legittimo, s’intende: bastava comunicarlo a tempo debito, o più semplicemente chiedere ai giornalisti di evitare foto e video in tali occasioni. "Non c’è nulla da nascondere, nessuna Area 51 o mancanza di rispetto per chi lavora – conclude Gammieri – chiediamo rispetto, poi ognuno è libero di non condividere e criticare". Ca va sans dire.
Alessandro Benigni