
Ezio Bertocci, presidente dell’Associazione Micologica Pistoiese, durante una lezione sulla raccolta dei funghi nei nostri boschi
Tra vera passione ed esagerazione. Questo mese di settembre si sta rivelando molto ricco e proficuo per la raccolta dei funghi anche nel territorio pistoiese, ma indubbiamente sta portando con sé non pochi problemi. Le cause sono da ricercarsi su più fronti: si va dalla voglia di mostrarsi legata all’era dei social, alla non preparazione ad affrontare escursioni nei boschi, passando per una scarsa informazione sui funghi e, per un’altrettanto non trascurabile, scarso rispetto per la natura. A far fronte a questi problemi provano a porre rimedio gli esperti, con corsi e incontri per educare e informare. Come quello, gratuito, che si terrà martedì 23 settembre (ore 20.30, a Pistoia, in via Sant’Agostino 42, nella sede dell’Associazione Micologica Pistoiese), con Nicolò Oppicelli, noto micologo, divulgatore, collaboratore della trasmissione di Rai3 Geo e componente del direttivo dell’Associazione Micologica Bresadola.
"Esiste un grossissimo problema nella raccolta funghi e sono persone che si improvvisano fungaioli – avvisa il presidente dell’Associazione Micologica Pistoiese, Ezio Bertocci –. Cerchiamo da tempo di far arrivare il messaggio di raccogliere solo i funghi che si conoscono bene e di lasciare intatti tutti gli altri, senza distruggeteli. Perché senza sapere se è tossico o commestibile ne vengono rovinati anche di questi ultimi. E comunque, a prescindere, si tratta di rispetto della natura. Se li ha creati e lì sono, anche i non commestibili, hanno una funzione – sottolinea Bertocci –. In questi giorni abbiamo visto addirittura regalare, da parte di persone improvvisate, funghi ritenuti commestibili che invece erano tossici. A tal proposito, se avete dubbi, vi potete rivolgere alle associazioni o agli ispettorati micologici del territorio – precisa Bertocci –. Ma ricordate che per una identificazione il fungo dev’essere integro e intatto". Per facilitare il riconoscimento di questi pregiati frutti del bosco, ci sono anche dei corsi, finanziati dalla Regione Toscana, e che, organizzati dall’associazione micologica, inizieranno la settimana prossima. Sono corsi di sei ore e hanno lo scopo di informare ed educare alla raccolta dei funghi.
"E fondamentale è il rispetto dell’ambiente – continua il presidente –, perché il fungo, contrariamente a come tanti pensano, è un ottimo bioindicatore. Purtroppo sono argomenti dei quali moltissime persone sono all’oscuro. Noi vogliamo puntare sul rispetto del bosco. E su questo principio potrebbero influire anche le chiusure di due giorni settimanali. Queste interdizioni sono utili per fare respirare il bosco, però non vanno applicate così, a macchia di leopardo. Serve una linea di principio che venga adottata uniformemente da tutti i comuni".
Gabriele Acerboni