ANDREA NANNINI
Cronaca

Dodicimila veicoli ogni giorno. Studio sulle varianti per la Statale

Accordo per la riqualificazione strategica della "66" che vede allo stesso tavolo la Regione Toscana l’Anas, la Provincia e i Comuni di Pistoia e San Marcello Piteglio. Prevede raddoppi di corsia e gallerie.

Secondo un’indagine della Cna del 2025, l’85% delle imprese locali identifica nella carenza infrastrutturale il principale limite alla competitività

Secondo un’indagine della Cna del 2025, l’85% delle imprese locali identifica nella carenza infrastrutturale il principale limite alla competitività

E’ in fase di partenza lo studio delle varianti progettuali per la riqualificazione strategica della Statale 66 de Le Piastre, nato dall’accordo tra Regione Toscana, Anas, Provincia di Pistoia e Comuni di Pistoia e di San Marcello Piteglio. Obiettivo: migliorare il collegamento tra pianura e Montagna pistoiese. Prende il via ufficialmente quindi lo studio di fattibilità per il miglioramento della Statale 66 nel tratto strategico compreso tra la piana pistoiese e la Montagna fino a La Lima dove si innesta con la Statale 12 del Brennero. L’accordo, formalizzato attraverso la Delibera di Giunta Regionale n. 1063 del 28 luglio 2025, rappresenta il risultato di una collaborazione sinergica tra Regione Toscana, Anas, Provincia di Pistoia, Comune di San Marcello Piteglio e Comune di Pistoia.

Come sottolinea il presidente della Provincia Luca Marmo: "E’ l’avvio dello studio delle varianti progettuali per la riqualificazione strategica di un’arteria fondamentale per il territorio". Al Comune di San Marcello sono stati assegnati 80mila euro per raggiungere lo scopo.

Le soluzioni allo studio prevedono raddoppi di corsia, varianti di tracciato e possibili gallerie per superare le criticità attuali. L’iniziativa nasce dalle pressanti sollecitazioni del tessuto produttivo locale, con le associazioni di categoria che da tempo denunciano come l’attuale stato della viabilità costituisca un grave ostacolo allo sviluppo economico dell’area montana. I numeri confermano l’urgenza dell’intervento: il tratto registra quotidianamente 12.000 veicoli, con punte stagionali che superano i 15.000 transiti. Durante l’estate si osserva un incremento del traffico del 30%, creando evidenti criticità per sicurezza e fluidità della circolazione. L’impatto economico è significativo: secondo un’indagine della Cna del 2025, l’85% delle imprese locali identifica nella carenza infrastrutturale il principale limite alla competitività, con ripercussioni dirette sui costi gestionali e sull’accessibilità commerciale del territorio montano.

Lo studio dovrà affrontare i problemi con un approccio integrato, valutando soluzioni per migliorare la sicurezza stradale, ottimizzare i tempi di percorrenza, sostenere la competitività delle imprese locali e valorizzare le potenzialità turistiche, armonizzando l’infrastruttura con il contesto territoriale. L’accordo è il primo tassello di un processo più ampio: gli esiti dello studio forniranno la base tecnica per la programmazione delle successive fasi operative, che potrebbero essere realizzate attraverso stralci funzionali finanziabili singolarmente con fondi strutturali. Un passaggio cruciale per tradurre finalmente in opere concrete le esigenze di mobilità di un territorio che attende da tempo risposte strutturali.

Andrea Nannini