Fratoni e Cioni insieme ai "big" Dibattito con Pinotti e Fassino

La senatrice si è detta soddisfatta del lavoro fatto per le amministrative "Qui un ’campo bello’"

"Qui non è stato realizzato il ‘campo largo’ (alleanza di tutti i partiti del centrosinistra, ndr), ma è comunque un ‘campo bello’, quello che è stato fatto a Pistoia". Lo ha detto Roberta Pinotti, presidente della Commissione difesa del Senato, intervenendo l’altra sera a Pistoia, insieme a Piero Fassino, presidente della Commissione Esteri della Camera, ad un incontro pubblico, promosso dal Partito Democratico, sul tema “Guerra in Ucraina, cosa succede adesso?“. All’incontro hanno partecipato anche i candidati sindaco del Pd, Federica Fratoni (Pistoia) e Sandro Cioni (Serravalle) e, ovviamente, si è parlato anche e soprattutto dell’appuntamento elettorale del 12 giugno.

"Sono contenta di essere qui – ha aggiunto Pinotti –, perché la candidata sindaca Fratoni e il candidato sindaco Cioni sono due persone piene di entusiasmo, capaci dal punto di vista amministrativo e con la voglia di fare del bene per i cittadini". "L’elezione di un sindaco – ha affermato Fassino – è un’elezione sempre particolare: i cittadini votano il sindaco perché lo conoscono, vive nella loro città, sono molto attenti a quello che fa, quindi è molto importante presentare dei candidati credibili, affidabili. C’è un fenomeno, che negli anni è cresciuto: il candidato che è eletto in genere ha più voti dei partiti che lo sostengono. Significa che c’è una parte di elettorato sceglie un candidato sulla base della sua affidabilità e non sulla sua appartenenza politica. Noi candidiamo persone affidabili e credibili e non solo per gli elettori che la pensano come loro, ma per tutti i cittadini".

Passando al tema della guerra in Ucraina, Pinotti ha sottolineato che "è giusto discuterne, anche con i nostri militanti, perché alcune decisioni sono difficili, come lo è stata quella dell’invio delle armi all’Ucraina, però di fronte ad una aggressione, come quella che c’è stata da parte della Russia, noi pensiamo che sia stato giusto prendere parte. È ovvio che stiamo lavorando tutti perché si apra la possibilità di un negoziato e di un cessate il fuoco prima possibile". "Questa crisi – ha aggiunto Fassino – ha un profilo molto preciso: c’è un Paese aggressore, che è la Russia e c’è un Paese aggredito, che è l’Ucraina. Di fronte a un’invasione che non ha nessuna giustificazione, mi pare del tutto evidente, che sia corretto sostenere chi si difende".

Patrizio Ceccarelli