Fossa rotta e liquami in casa: "L’intervento dopo 5 giorni"

La disavventura della signora Borsi nella sua abitazione Spes a Le Piastre "Quasi una settimana di sofferenza e disagi: costretta a pulire di continuo".

Fossa rotta e liquami in casa: "L’intervento dopo 5 giorni"

Fossa rotta e liquami in casa: "L’intervento dopo 5 giorni"

La fossa biologica non riceve e la signora si trova la casa allagata dai liquami. È successo a Le Piastre nei giorni scorsi, in una palazzina a tre piani di proprietà della Società Pistoiese Edilizia Sociale. E, complice il periodo di festività, il tappeto liquido e maleodorante è rimasto a ristagnare per cinque giorni nell’abitazione della famiglia colpita dall’incidente. D’altronde, ci racconta Nicla Borsi, che nell’appartamento ci abita con un figlio malato, essendo la casa di proprietà della Spes, gli inquilini, non possono attivarsi direttamente ma devono attendere che la ditta venga inviata dalla proprietà e autorizzata a spurgare il pozzo. La famiglia di Nicla vive nella casa popolare di circa 60 metri quadrati dal 2000: allora era composta da quattro persone, oggi sono diventate due. La situazione, sia pure a fasi alterne, ha sempre evidenziato problemi: quello della fossa biologica con preoccupante frequenza, ma non solo.

Andiamo per gradi: "La fossa – spiega Nicla Borsi – non ha mai funzionato bene. È pur vero che la mia famiglia è attualmente l’unica che vive al piano terreno, quindi gli altri occupanti hanno saputo da me dello straripamento, quando sono stata costretta a chiedere di limitare l’uso degli scarichi dell’acqua ad iniziare dalla lavatrice, perché ad ogni utilizzo usciva dal water un’eruzione di acqua di fogna. L’intervento della ditta di spurghi è avvenuto dopo quasi una settimana di disagi – aggiunge – non è difficile immaginare quali sofferenze mi abbiano provocato. Dopo aver pulito casa in continuazione, buttando acqua sporca fuori dalla porta per cinque giorni, sono rimasta un giorno intero a letto immobilizzata dal dolore alla schiena".

Per riscaldare l’abitazione la proprietà ha fornito alla famiglia una stufa a pellet che però, dopo il primo anno, ha evidenziato dei malfunzionamenti; il piatto doccia si è spezzato per problemi di muratura, la svuotatura pozzi dovrebbe essere effettuata una volta ogni sei mesi ma la manutenzione pare latitare. "Chiedo solo di essere trattata da persona normale – afferma tra lo sconforto e la rabbia – che facciano quello che serve per farci vivere dignitosamente: d’altronde paghiamo l’affitto e lo abbiamo sempre pagato. Vorremmo che anche loro si comportassero con altrettanto senso di responsabilità".

Andrea Nannini