
La presentazione del restauro
Pistoia, 14 luglio 2022 - Una storia singolare, quella della fontana del Campari: sì, il nome è proprio quello dello storico bitter. E infatti negli anni Trenta del Novecento lo scultore fiorentino Giuseppe Gronchi realizzò una trentina di fontane che avevano una duplice funzione: fare pubblicità al marchio, poi diventato tra i più noti e iconici brand italiani nel mondo, e fornire alcuni paesi di montagna di fontane di pubblica utilità dove attingere l'acqua.
Stamani Comune di Pistoia, Pro Loco di Le Piastre e Publiacqua hanno presentato l’intervento di riqualificazione della Fontana del Campari di via Modenese, terzo intervento di Publiacqua dopo quello fiorentino dedicato all’acquedotto di fine ‘800 e quello pratese dedicato al recupero di tre fontane cittadine.
Presenti, tra gli altri, alla presentazione dell’iniziativa Alessandro Tomasi, Sindaco di Pistoia, Lorenzo Perra, Presidente di Publiacqua, Michele Rotella, incaricato del restauro, ed i rappresentanti della Pro Loco di Le Piastre.
La serie di fontane fu realizzata per conto di Davide Campari, figlio dell’inventore del bitter Gaspare Campari. Con le fontane, collocate in zone di campagna o montane, la promozione del prodotto si univa ad un bene primario e pubblico come l'acqua, che poteva essere prelevata come facciamo oggi dagli abitanti del paese. Il primo esemplare sembra essere quello inaugurato contestualmente all’acquedotto comunale a Chiusi della Verna tra il 1929 e il ’31. Successivamente, a metà degli anni ’30, alcune repliche furono collocate in Toscana e in Lombardia. La Fontana del Campari, in travertino, stilisticamente mostra echi dello stile secessionista viennese, racchiusa in maniera monumentale da colonne di tradizione classica che alludono alla romanità. Sopra il bassorilievo del corpo centrale, dove sorge la fontana, si ergono sulle colonne due teste apparentemente generiche, una femminile e l’altra maschile.
La fontana presente in località Le Piastre è una delle tre fontane ad oggi rimanenti di quelle che furono all'epoca realizzate. Le altre si trovano, come detto, a Chiusi della Verna (Arezzo) e a Brunate in provincia di Como. Lo stato di degrado generale su tutte le superfici della fontana di Pistoia è stato determinato dagli agenti atmosferici e dal clima rigido della zona. Si evidenzia una notevole aggressione da parte dei muschi e licheni su tutta la superficie. Questi fattori, non supportati da una manutenzione ordinaria, hanno accelerato il processo di erosione ed esfoliazione delle superfici, determinando patine nere generalizzate in particolare sulla vasca, l’infiltrazione delle acque meteoriche attraverso piccole e medie lacune sull’apparato decorativo, la fratturazione e microfratturazione del supporto.
Il team di Agena Restauri, guidata dal dottor Rotella, eseguirà un restauro conservativo del manufatto in cemento armato con varie fasi d'interventi mirati alla conservazione e al mantenimento della superficie e degli apparati decorativi presenti; prevenzione dagli attacchi organici (muschi, licheni, alghe) con trattamenti biodeteriogeni antivegetativi permanenti; lavaggi stratigrafici manuali specifici; consolidamenti puntuali nelle parti in fase di distacco ed erose dal tempo; intervento di protezione idrorepellente su tutte le superfici. Per riportare la Fontana de Le Piastre all’antico splendore Publiacqua investirà 10mila euro, attraverso lo strumento dell’Art Bonus."
"Il restauro della Fontana Campari nasce dalla volontà dei cittadini de Le Piastre di riportare all’antico splendore quello che è un po’ il simbolo del paese – sottolinea Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia – Si tratta di un arredo urbano che veicola un messaggio di accoglienza e benvenuto per chi arriva dalla Modenese, in prossimità del valico del Poggiolo, e allo stesso tempo rappresenta un’espressione artistica che ci racconta qualcosa della storia contemporanea del nostro Paese. Grazie alla collaborazione tra Publiacqua, Pro loco locale e Amministrazione comunale, oggi diamo avvio a un piano di recupero che tornerà a valorizzare la Fontana".
“Dal 2021 abbiamo intrapreso un percorso e ci siamo assunti l’impegno di essere vicini al nostro territorio andando a valorizzare luoghi, infrastrutture e manufatti strettamente legate alla storia e alle tradizioni locali ed assieme alla presenza dell’acqua – dice invece Lorenzo Perra, presidente di Publiacqua – La Fontana Campari è uno straordinario simbolo di modernità, per quello che rappresenta dal lato marketing, ma anche una struttura profondamente legata alla storia del luogo che la ospita ed all’importanza dell’acqua per una comunità residenziale e per coloro che attraversano questi luoghi”.