REDAZIONE PISTOIA

"Focaccia iacopina, marchio registrato a titolo personale". Sabella replica: "Zero diritti"

Botta e risposta con Pistoia. Davvero. L’assessore:. "Nessuno sfruttamento"

Botta e risposta sulla iacopina, il nome della focaccia dei pellegrini nata nel 2020 per iniziativa dell’assessore Sabella.

"Stando al sito europeo Tmdn.org, nel 2021 l’assessore Sabella avrebbe registrato a proprio nome - come persona fisica e privato - il marchio della ’iacopina’ – si legge in una nota di Pistoia Davvero e Pistoia in Azione – Non occorre grande acume per intuire l’anomalia della circostanza: un assessore che, nell’espletamento delle proprie funzioni pubbliche, “inventa” un prodotto (o altro) fortemente identitario per la città e, pur avendolo fatto in ragione del ruolo pubblico che ricopre, decide di registrarne a titolo personale il marchio. Perché? E c’è qualche contratto per lo sfruttamento?".

L’assessore Sabella, da noi contatto, replica: "Da quando è stata lanciata l’idea, nel luglio 2020, fino a primavera 2021 chiunque avrebbe potuto registrare il marchio, ma nessuno l’ha fatto. Allora, per lasciare l’idea su Pistoia l’ho fatto io, ma non ci sono diritti di nessun tipo, né contratti di sfruttamento. Non percepisco royalties. Chiunque la voglia fare, a Pistoia, faccia pure la focaccia. Perché la registrazione come privato? Non c’è un disciplinare per la produzione della focaccia, come poteva essere il Comune a registrare il marchio?".