
In silenzio, con i fucili in mano: è la guerra. Gli studenti delle Mantellate vestiti candidamente di bianco hanno deciso di rappresentarla così, nel loro flashmob di ieri mattina, davanti alla loro scuola. Sono usciti, si sono seduti per terra. Silenzio ancora. Una ragazza si posiziona al centro dei compagni che imbracciano le armi. Legge una lettera, le parole contro la guerra, per invocare la pace. Ed eccola che arriva, simboleggiata dal fiore che ognuno dei nuovi ragazzi che entra in scena porta con sé. Nel silenzio tutte le armi vengono deposte in una scatola, soppiantate dai fiori. Un violino inizia a intonare una melodia dal balcone della scuola. È suonato da una studentessa russa dell’istituto. La musica interrompe il silenzio. C’è armonia, felicità. Una ragazza accompagna le morbide note con leggeri passi di danza classica. Gli studenti si voltano, dietro di loro hanno le bandiere degli Stati. E si prendono tutti per mano, nel coronamento del loro desiderio: l’unione e la pace tra i popoli. "Questo flashmob nasce dalla voglia che avevano i ragazzi di capire ciò che non capivano, ovvero perché la pace non potesse vincere sulla guerra – ha spiegato la professoressa Cinzia Tulini, coordinatrice della performance – È stata una loro volontà corale, dopo giorni di richiesta di spiegazioni e dibattiti in classe, di manifestare la loro voglia di pace. Soprattutto in un giorno particolare come questo delle vittime del covid. Dopo due anni in cui per noi la battaglia è stata negli ospedali con la malattia, non volevamo altra guerra. La studentessa che ha suonato il violino è russa, per lei è stato importante questo gesto perché lei vuole la pace. Così come la vogliono tutti quei ragazzi con le bandiere del mondo che non vogliono più concepire nel 2022 qualcosa che non sia amicizia, stare insieme ed essere tutti uniti in un mondo solo, dove le guerre non esistono dove le armi vengono sostituite dai fiori. La danza, l’arte, la musica, la parola, il dialogo: questi sono i mezzi con i quali vogliono sconfiggere la guerra".
Il titolo scelto per il flashmob è stato “Noi per la pace“ e ha visto partecipi prima, seconda e terza media, con il coinvolgimento emotivo delle ultime due classi della primaria dell’istituto Mantellate. Molte le mamme e i passanti che hanno assistito alla performance, insieme all’assessore Leonardo Cialdi in rappresentanza del Comune. "Si concludono così le manifestazioni che abbiamo ritenuto giusto fare in questo tragico momento – ha detto la preside Rita Pieri – per dire a tutti che la guerra non può essere mai una risoluzione ai problemi".
Gabriele Acerboni