
L’infermiera era conosciuta per il suo ruolo di coordinatrice
"In merito alla notizia dell’infermiera coordinatrice licenziata a Pistoia, Opi Firenze-Pistoia, appresa dalla stampa la notizia, si riserva di fare tutti gli accertamenti previsti in questi casi, in attesa anche dell’eventuale relativo iter giudiziario. Se gli addebiti dovessero risultare confermati, al termine dell’istruttoria, l’ordine si riserva di prendere i relativi provvedimenti disciplinari a tutela della dignità e del rispetto della figura professionale dell’infermiere". Così l’ordine professionale degli infermieri interviene sulla notizia trapelata dal presidio per le Cure intermedie del Ceppo (e non dall’ospedale San Jacopo come riportato in un primo momento). Nessun commento invece dalla direzione aziendale dell’Asl Toscana Centro così come il silenzio dell’infermiera accusata, contattata dalla nostra redazione.
Secondo quanto ricostruito dall’organismo di controllo dell’azienda, la donna, professionista molto conosciuta nell’ambiente ospedaliero, avrebbe sottratto farmaci dell’ospedale e fornito visite gratuite (eludendo il ticket) per parenti e amici. E proprio queste accuse avrebbero portato al licenziamento in tronco dall’azienda Asl Toscana Centro. Con molta probabilità, oltre al licenziamento, l’azienda proseguirà con una denuncia che potrebbe avere risvolti penali. L’infermiera in questione aveva un ruolo di coordinatrice, nell’azienda sanitaria pistoiese. L’Asl si è accorta però di medicine mancanti e di visite "gratuite" a persone legate da un grado di parentela con la donna. Evidentemente, incrociando i dati, la struttura di controllo è risalita all’infermiera che è stata immediatamente allontanata dal proprio posto di lavoro. L’episodio eclatante di queste ore è scoppiato, lo ricordiamo, a distanza di pochi giorni dall’inizio del processo per un altro infermiere pistoiese.
Lo scorso 26 novembre davanti al giudice Patrizia Martucci, si è svolta infatti l’udienza preliminare in cui si discuteva la richiesta di rinvio a giudizio, da parte della Procura, nei confronti proprio di un cinquantenne accusato di peculato per aver sottratto farmaci da banco dall’ospedale San Jacopo. Sulle confezioni i Carabinieri avevano infatti visto la dicitura "per uso interno all’ospedale".
Michela Monti