Non ci sarà alcun sostegno economico dello Stato per il contributo affitti. Un timore diventato certezza e crea forte preoccupazione per lo scenario che si sta delineando a Quarrata per le famiglie in difficoltà. "165 mila euro in meno – ha detto il sindaco Gabriele Romiti preoccupato per il tessuto sociale – rappresentano un serio problema per tutte quelle famiglie che dovranno fare i conti con un aiuto assolutamente inferiore a quello dello scorso anno". Un taglio che costringerà il Comune a fare un notevole sforzo economico, impegnando quasi il triplo di quello che aveva messo a disposizione lo scorso anno, ma restando comunque ben al di sotto della somma totale del 2022. "L’anno scorso avevamo a disposizione per aiutare le famiglie un totale di 190.588,00 euro, perché oltre ai 165mila euro dello Stato, c’era il fondo regionale di 15mila euro, a cui avevamo aggiunto 10mila euro di risorse del bilancio comunale – spiega Romiti – Nel 2023 senza il contributo da parte dello Stato, con i 16.005 euro del Fondo Regionale e 27.638 euro del Comune, arriveremo solo a poco più di 43mila euro". Nel 2022 erano state presentate 219 domande, per un fabbisogno totale di oltre 488mila euro. Il Comune aveva coperto coperto il 41,41% del fabbisogno per la fascia A e il 25% per la fascia B (per la fascia A la riduzione dell’affitto è del 14% e per la fascia B è del 24%). "Sono davvero rammaricato che il Governo abbia fatto questa scelta politica, a cui i Comuni e i servizi sociali con le sole loro risorse economiche e umane nono possono certo far fronte – commenta Romiti –, cercheremo di tamponare il più possibile questa situazione che sono certo metterà a dura prova non poche famiglie". Già ad agosto Romiti si era unito al coro dei sindaci toscani che gridavano allarme in previsione dello dello stop al contributo affitti. Il problema degli alloggi è un’emergenza che si è aggravata negli ultimi anni. Oltre alle famiglie che hanno avuto lo sfratto per morosità "incolpevole", dei 129 nuclei che avevano presentato domanda del contributo nel 2022, 34 hanno un’incidenza del canone sul reddito superiore al 50% e 14 hanno un canone superiore a un terzo del reddito.
Daniela Gori