
L’ente che porta il nome di Giorgio Tesi opera dal 2009: festa per il traguardo raggiunto. Per l’occasione è stato prodotto un libro con il resoconto di tutte le attività portate avanti.
PISTOIAUn racconto lungo quindici anni, scritto sempre dando voce ai più deboli. Vicini a chi ha bisogno nella convinzione che "fare del bene aiuta a star bene". La storia che si racconta è quella della Fondazione Giorgio Tesi Ets, ente nato in seno all’azienda Giorgio Tesi Group nel dicembre del 2009 per ricordare Giorgio, Franco e Tullio e onorare i principi di solidarietà e attenzione alla comunità. Per celebrare il momento giovedì scorso si è svolta una serata di condivisione con gli amici di sempre, quelli "a bordo" sin dalla prima ora, quelli che si sono aggiunti strada facendo. Con un saluto particolare: quello al professor Carlo Vezzosi, alla guida del comitato d’indirizzo della Fondazione sin dalla sua nascita e ora dimissionario, per lasciar spazio alle nuove leve, Francesca a Sara Tesi. È per questa stessa occasione che è stato prodotto un libro, contenente il resoconto delle attività dell’ultimo quinquennio. Dentro dati e riassunti delle erogazioni, incapaci però da soli di raccontare l’incontro, ovvero tutto ciò che significa assistere, aiutare, condividere. Tra i soggetti che hanno beneficiato di contributi tante realtà scolastiche, sportive, culturali, associative e poi circoli, parrocchie, gruppi scout, onlus, fino anche al carcere.
E poi le grandi raccolte umanitarie innescate da dipendenti Tesi diventati ormai membri della famiglia, come fu nel caso dello scoppio della guerra in Ucraina nel 2022 e del terremoto in Turchia nel 2023, capaci di una risposta da parte della comunità che fu in entrambi i casi straordinaria. "Abbiamo fatto quanto di meglio ci è stato possibile fare – dice Fabrizio Tesi, presidente del cda della Fondazione – tentando di rispondere al meglio a una richiesta che è andata crescendo anno dopo anno. Le soddisfazioni non sono mancate nello sport, in ambito culturale, con la casa editrice e Naturart, con l’azienda stessa che ha vissuto una crescita sorprendente. Il mio grazie va prima di tutti alla famiglia, ai nostri giovani che stanno entrando in Fondazione, a tutti i dipendenti che condividono con noi il progetto della Fondazione. Non ultimo il mio ‘grazie’ va al professor Vezzosi per quindici anni un faro per noi. Fare del bene aiuta a star bene e infonde orgoglio e soddisfazione". Alla serata hanno preso parola alcuni dei soggetti che da più tempo collaborano con la Fondazione, Marcello Suppressa per la Caritas, Maria Renzi Scarpellino per Raggi di speranza in stazione, Luciano Burchietti per Casa Sicura e il dottor Mauro Quattrocchi per l’Ambulatorio solidale Articolo 32, tutti a rimarcare l’importanza vitale dell’aiuto della Fondazione Tesi.
"Quella dei Tesi è un’azienda che c’è sempre quando c’è bisogno – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Stefania Saccardi che ha partecipato all’evento -. Questo rende valore a un lavoro e a un distretto che in regione riveste un’importanza strategica. Sin dall’inizio di questo mandato abbiamo lavorato per dare piena dignità al settore in ambito agroalimentare. Anche nel prossimo bando è prevista una dotazione di settanta milioni: il vivaismo sarà non solo presente, ma anche valorizzato. Lo merita, anche in ragione dei grandi sforzi di innovazione e di sostenibilità ambientale compiuti negli ultimi anni. Sono anche in corso interlocuzioni con il governo per risolvere quanto sta accadendo con le esportazioni verso il Regno Unito, alle cui frontiere le piante non solo vengono fermate ma persino distrutte. Colpa del fatto, dicono loro, che quelle stesse piante sarebbero veicolo di parassiti. Serve lavorare per ottenere una certificazione europea riconosciuta, per un import e un export più sicuri".
linda meoni