
Ha dedicato la sua vita agli altri e lo ha fatto con la passione di chi crede fermamente nella purezza e nel valore dei propri ideali. Roberto Barontini, medico pistoiese, era un uomo eccezionale. È morto ieri pomeriggio, nella sua casa di via delle Olimpiadi, vicino allo stadio, per le complicazioni, comunque improvvise, di una salute che lo aveva abbandonato da un paio d’anni. Al ricordo che avrebbe lasciato alla sua città teneva moltissimo. Roberto Barontini era nato il 18 giugno del 1934. Si era laureato in medicina e chirurgia a 24 anni appena, a pieni voti, e poi aveva conseguito ben due specializzazioni: in malattie polmonari e in endocrinologia. Una competenza che aveva fatto di lui un medico dal grande acume diagnostico che ha sempre messo a disposizione dei suoi assistiti, come medico di famiglia, ma aveva lavorato anche al pronto soccorso del vecchio ospedale del Ceppo. E poi c’era stata l’altra sua grande passione: la politica. Negli anni Ottanta fu consigliere comunale per il Pri, incarico che affrontò con fermezza d’intenti. Fu assessore provinciale e poi fu parlamentare. Nella fase successiva della sua lunga vita si aprì il capitolo al servizio della cittadinanza nel grande mondo del volontariato pistoiese: fu presidente della Croce Verde di Pistoia e poi alla guida dell’istituto Storico della Resistenza pistoiese di cui divenne poi presidente onorario. Ma fu sempre il dottore di tutti e soprattutto degli ultimi: dei senzatetto insieme ai Raggi di Speranza alla stazione e dei ragazzi africani accolti a Vicofaro, che visitava in ogni momento in cui c’era bisogno di lui. Amava leggere, amava la musica e adorava la sua famiglia: la moglie Carla Zollo, sorella del compianto attore Pierluigi, le figlie Francesca, avvocato, e Ilaria, che lavora in provincia. I funerali saranno a cura della Croce Verde di Pistoia e si svolgeranno, entro venerdì, nella cappella di viale Fermi, a Sant’Agostino, che lui stesso aveva voluto durante la sua reggenza. Alla famiglie le condoglianze più affettuose da parte della nostra redazione.
Lucia Agati