
Il professor Mauro Matteucci
Papa Francesco e Don Lorenzo Milani, due figure che, con le dovute differenze, hanno tracciato un segno indelebile nella propria epoca. Un rapporto ideale rinforzatosi ancor di più nel giugno 2017, quando il Pontefice fece visita a Barbiana in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa di Don Milani.
"Nel momento di profondo sconforto e dolore per la morte di papa Francesco – scrive il professor Mauro Mattuecci, del “Centro Don Lorenzo Milani“ di Pistoia –, una delle poche, se non l’unica valida figura di riferimento a livello planetario nella tragica epoca attuale, ci rimane di grande sollievo e monito il suo messaggio di amore per la pace, di solidarietà con i poveri e gli ultimi insieme alla costante speranza nei giovani, che l’accosta al maestro di Barbiana. Una speranza indispensabile in un tempo di indifferenza verso l’umano sofferente e di disastro educativo e di gravissima crisi nella scuola, dei quali proprio i giovani sono le prime vittime".
Matteucci ha poi ricordato l’emozionante momento della visita di Bergoglio alla scuola di Barbiana: "Quando Papa Francesco volle visitare i luoghi dell’azione educativa di don Lorenzo, sul colle del Mugello, nel rivolgersi ai presenti entrò nel vivo del significato più radicale del suo fare scuola agli ultimi. Infatti colse con acutezza e con passione i valori fondanti dell’esperienza milaniana, allo stesso tempo pedagogica ed etica. Indicazioni per un futuro che si apra su orizzonti positivi, con l’educazione come missione di amore per la crescita dello spirito critico, l’insegnamento come dono per un debito da pagare, il rifiuto dell’egoismo per servire il bene comune e un appello ai giovani e agli adulti a vivere responsabilmente la libertà di coscienza. Come Don Lorenzo aveva aperto la porta della canonica di Barbiana ai figli dei poveri per la loro emancipazione, Papa Francesco ha invitato ad aprire le porte delle chiese ai fratelli giunti da noi nel bisogno alla ricerca di speranza. Queste – conclude il professor Matteucci nella sua riflessione –, insieme alla vicinanza con la carne viva delle persone, sono state costantemente le linee ispiratrici dei volontari del “Centro Don Lorenzo Milani“ nel lavoro di insegnamento della lingua italiana ai giovani immigrati africani accolti nelle strutture della chiesa di Vicofaro".