È già corsa alle supplenze I precari i più penalizzati

Cisl scuola ha assistito oltre 400 colleghi in difficoltà con i conferimenti

È già corsa alle supplenze  I precari i più penalizzati

È già corsa alle supplenze I precari i più penalizzati

"Quella che si è conclusa, per noi è stata una faticosa maratona: abbiamo assistito 412 colleghi di ogni ordine e grado che si sono rivolti a noi. Una potente macchina operativa che Cisl Scuola di viale Matteotti ha messo su per non lasciare soli i colleghi". A spiegare l’avvio faticoso anche di quest’anno scolastico è Catia Fagioli della Cisl Scuola. "Per quanto riguarda il conferimento dei ruoli (gli incarichi a tempo indeterminato) – spiega Fagioli – abbiamo potuto apprezzare la cifra irrisoria che è stata autorizzata per il personale Ata (collaboratori scolastici e amministrativi) per la provincia di Pistoia: meno di un terzo del reale fabbisogno per tutti i profili. Avremo una parte dei docenti in cattedra che avrà assunto il ruolo e sempre la stessa cifra di docenti precari che verosimilmente da settembre in poi verranno nominati su tutti gli ordini di scuola. Poco cambia nel versante del sostegno: vi sarà un contingente di docenti neoimmessi e un contingente di docenti non specializzati che saranno nominati mediante il sistema di incrocio delle graduatorie tra tutte le classi di concorso. Ove essi non fossero sufficienti, i dirigenti scolastici dovranno attingere alle domande di messa a disposizione. Si continua ad agire tamponando qua e là. Infine, c’è il problema dei precari. Alle 14 del 31 luglio si è chiusa la procedura per l’individuazione delle 150 opzioni che ogni aspirante docente poteva esercitare per il conferimento di incarico di supplenza per il prossimo anno scolastico. In teoria, sembra una grande possibilità perché il numero 150 appare imperioso, tuttavia così non è se consideriamo che ogni aspirante docente può avere quattro, cinque o anche più classi di concorso e le combinazioni di scelta prevedevano 3 tipologie: 31 agosto, 30 giugno, spezzoni (di orario)". "Pistoia – spiega Fagioli – per nostra sfortuna, ha poche scuole per cui da una parte le 150 opzioni sono risultate, diciamo, sufficienti per poter consentire una gamma abbastanza ampia di scelta. Al contrario, docenti inseriti nelle graduatorie provinciali di supplenza in province più grandi e con un maggior numero di scuole hanno dovuto contrarre le scelte e ridurle sperando di ’azzeccare’ le scuole giuste. È una cosa inaccettabile per chi sta cercando un posto di lavoro. La piattaforma usata per queste operazioni ricalca quella dei trasferimenti, ma chi chiede di trasferirsi ha già il posto, è già di ruolo e chiede di spostarsi; chi fa domanda per le supplenze al contrario, la fa da precario (se ha già lavorato) oppure si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro...".