Per settantatré anni è stato una guida, un riferimento per la sua piccola comunità. Un tempo lunghissimo che gli ha permesso di entrare nei cuori dei suoi fedeli. Così, anche quando nel dicembre 2013 ha chiuso gli occhi per sempre, è venuto naturale pensare a qualcosa che ne facesse ancora sentire la presenza, un appuntamento annuale a lui dedicato. Siamo a Santonuovo, Quarrata, e quella figura di riferimento è quella di un parroco, don Aldemiro Cinotti. Oggi un nuovo tassello si aggiunge a quell’instancabile contributo comunitario che lo ricorda ed è la ristampa di un volumetto che dagli anni Ottanta era introvabile. Don Cinotti lo aveva scritto in segno di affetto e riconoscenza per un luogo che lo aveva accolto e che aveva costituito per lui e con lui una sorta di grande famiglia. Quella ristampa dal titolo "San Germano Al Santonuovo. Piccola storia di un piccolo paese", resa possibile grazie all’Associazione 9cento, sarà presentata domani, mercoledì 22 maggio, alle 21, al circolo Mcl del Santonuovo (via Europa 376), in una serata che sarà arricchita dagli interventi della storica Mariangela Maraviglia, di Andrea Nannini per Associazione 9cento e della nostra giornalista Lucia Agati. Nato a Castra, comune di Capraia e Limite, nel 1914, Cinotti aveva studiato in seminario a Pistoia, e poi era stato inviato cappellano a Santonuovo nel 1940, subito dopo la sua ordinazione. Vi rimase tutta la vita. Ogni anno viene ricordato con un concorso di poesia che porta il suo nome.
"Don Cinotti – lo ricorda Maraviglia – era un parroco dal carattere schivo e riservato, di grande umiltà, ma anche di profonda umanità e anche silenziosamente capace di cogliere i segni dei tempi e le necessità di rinnovamento sociale e religioso. Così, negli anni del dopoguerra e del miracolo economico, si spese per aprire nei terreni della parrocchia una Sala Cinema Teatro perché potessero svolgersi attività ricreative e il Circolo Acli (1952 e 1957), per l’inaugurazione dell’ufficio postale (1953), e dell’asilo d’infanzia (1955). Recepì volentieri le riforme del Concilio Vaticano II, introducendo tra i primi la possibilità di leggere in chiesa per le donne e i laici e per le bambine di fare le chierichette. Nel 1985 quel libro dedicato al suo paese.
"Negli anni ‘80 era stato designato cancelliere ecclesiastico e questo aveva favorito il suo accesso a documenti conservati soprattutto negli archivi diocesano e capitolare della diocesi di Pistoia. Il libro è un volumetto di antichi documenti legati da semplici note di sintesi. È un testo ricco di tracce di vita comunitaria, di documenti di tempi lontani, da non giudicare con l’occhio della storia, ma cogliendone il respiro di riconoscenza al paese e il desiderio di restituire una memoria fino allora dimenticata. Una memoria che si inserisce comunque in una storia più grande. Il libro restituisce il sapore di tempi lontani, certo da non rimpiangere, ma anche un senso di comunità, di scambio e confronto reale, di religiosità condivisa e che dava senso alle vite".
linda meoni