Vicofaro, Forza Nuova in chiesa. Tensione dopo la messa e lancio di pomodori

Dopo la bufera social per la foto dei migranti e gli attacchi di Forza Nuova. Chiesa stracolma, applausi all'omelia di don Biancalani

Fuori dalla chiesa a Vicofaro (foto Gianni Attalmi)

Fuori dalla chiesa a Vicofaro (foto Gianni Attalmi)

Pistoia, 27 agosto 2017 - Già un'ora prima della messa delle 11 tanta gente si è avviata verso la chiesa di Santa Maria Maggiore, nel quartiere di Vicofaro, a Pistoia, parrocchia finita al centro delle cronache in questi giorni per la foto pubblicata su Facebook dal parroco che ha portato a duri attacchi da parte di Forza Nuova al sacerdote. Sacerdote che poco prima dell'inizio della cerimonia ha detto: "Sono contento che ci sia tanta gente, ma voglio che sia una messa normale". Ma proprio normale non è, questo è ovvio. Un quarto d'ora prima della celebrazione sedici militanti di Forza Nuova (giunti da tutta la Toscana) sono entrati in chiesa. Don Biancalani ha stretto loro la mano, raccomandandosi di stare in silenzio. E fuori dalla chiesa si sentivano le grida: "Fuori, fuori".

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E sono tanti anche i non cattolici che sono arrivati a Pistoia anche da fuori città per far sentire la loro solidarietà al parroco e ai migranti. Fra questi Ibrahim, musulmano del Gambia: "Sono musulmano ma alla Messa di don Massimo io ci sarò. Massimo aiuta anche i poveri italiani che sono ospiti qui: viviamo con loro come fratelli", ha aggiunto.

Don Massimo Biancalani (Foto Castellani)
Don Massimo Biancalani (Foto Castellani)

Breve riassunto: il parroco don Massimo Biancalani aveva pubblicato alcuni giorni fa una foto su Facebook di alcuni migranti, ospiti della parrocchia, portati in piscina per un giorno di svago. Il prete aveva definito i migranti "i suoi amici" in contrapposizione "ai razzisti e ai fascisti". Il post aveva scatenato una bufera sui social network, portando alla fine ad atti intimidatori contro il parroco e i migranti (gomme tagliate alle biciclette) e alle feroci critiche di Forza Nuova, con gli estremisti di destra che avevano annunciato la loro presenza alla messa di oggi per "controllare" quello che avrebbe detto il parroco durante la sua omelia. Omelia che, come ha ribadito lo stesso don Biancalani, terrà lui stesso, anche se la liturgia sarà concelebrata (anzi, presieduta) dal vicario diocesano don Patrizio Fabbri, inviato dal vescovo Fausto Tardelli. Una decisione motivata con la vicinanza al sacerdote, ma che a molti è suonata come una sorta di commissariamento.

Un'ora prima della messa c'era già tanta gente in piazza, dove si è svolto anche il "presidio silenzioso" organizzato dal Pd, affiancato da alcune associazioni antirazziste. Presente il segretario regionale Dario Parrini. Presenti i carabinieri e la polizia municipale a vigilare sull'ordine pubblico.

I militanti di Forza Nuova entrano in chiesa, don Biancalani li accoglie
I militanti di Forza Nuova entrano in chiesa, don Biancalani li accoglie

All'inizio della messa, don Massimo ha detto ai fedeli: "Siamo in tanti, cerchiamo di mantenere un clima adatto alle celebrazioni. E non vi appoggiate alle balaustre perché... non sono a norma". Poi si è scusato per "il clamore mediatico".

Al momento dell'omelia, don Massimo ha detto: "Il principio dell'accoglienza dello straniero è un imperativo delle scritture ed esiste da 4mila anni. Certe cose succedono anche perché non ci conosciamo abbastanza, dobbiamo capirci e conoscerci di più. Quando arrivarono i primi migranti un gruppo di donne mi disse: o noi o loro. Io scelsi i migranti, nella certezza nessuno se ne sarebbe andato. Così è stato e, anzi, ora quelle donne sono le madri dei ragazzi". Poi ha proseguito: "Gesù non fa l'esame del sangue e le porte della Chiesa sono sempre aperte. La Chiesa è un ospedale da campo" e ha definito "fondamentale l'accoglienza verso i migranti: è un principio etico".

Don Biancalani ha anche definito "inaccettabili" alcuni provvedimenti del governo, aggiungendo poi: "Stanno partendo fiumi di denaro verso le coste libiche. Non penserete mica che ce li fermino gratis... Faccio politica nel senso di polis - ha poi detto - perché siamo chiamati ad esprimerci sulla vita comune e quando sono in gioco diritti umani dobbiamo avere diritto di parlare".

Tensione nel finale, dopo la conclusione della messa, quando un gruppo di contestatori ha lanciato dei pomodori all'indirizzo dei militanti di destra, che sono stati fatti uscire da una porta sul retro. Le forze dell'ordine hanno evitato il contatto fisico. Una signora è stata accidentalmente colpita dal lancio di uno degli ortaggi.

Leonardo Biagiotti - Luca Boldrini