REDAZIONE PISTOIA

"Diteci dov’è nostro padre" Riesumato per la cremazione ora la trappola della burocrazia

L’appello della famiglia Zini: "Non sappiamo se i suoi resti siano a Pistoia oppure a Firenze dove ci avevano detto che forse lo avrebbero trasferito per la disponibilità dell’impianto".

"Diteci dov’è nostro padre" Riesumato per la cremazione ora la trappola della burocrazia

Una intera famiglia che, dalla fine dello scorso febbraio, non sa più dove si trova la salma di uno dei propri cari che era stata riesumata per procedere alla cremazione e, per la quale, non riescono a ricevere alcun tipo di notizia. È un appello accorato quello che lancia Alessio Zini, assieme alla sorella Irene che in questi mesi si sta scontrando col muro della burocrazia e delle "mancate risposte", per poter sapere che fine hanno fatto i resti di Franco Zini, il loro padre. Per capire la vicenda, è opportuno riavvolgere il nastro. Zini è venuto meno nel 2008 all’età di 52 anni e, passati quindici anni dalla sepoltura, la famiglia ne ha chiesto la cremazione. Pertanto, il 17 febbraio scorso, è avvenuta la riesumazione e, contestualmente, è partito l’iter di documenti culminato il 7 marzo alla consegna in Comune, come da protocollo, per la richiesta.

"Nostro padre era sepolto nel cimitero comunale – afferma Alessio Zini – e ci fu detto all’epoca che entro otto giorni dal momento in cui la bara veniva tolta dalla sua posizione ci avrebbero dovuto dire cosa fare. Da lì è partita una continua richiesta di informazioni e chiarimenti, sia telefonici che via mail, che non stanno portando a niente. Siamo così, oggi, a metà luglio e di fatto noi non sappiamo nemmeno dove si trovano i resti di nostro padre, se siano ancora qui a Pistoia oppure siano stati trasferiti a Firenze". Il problema nasce dalle continue difficoltà che ci sono per il forno crematorio del cimitero pistoiese che non se la passa proprio bene, tanto che è frequente lo stop dell’attività per dei malfunzionamenti che creano un rallentamento di tutta l’attività da portare avanti, dovendo pertanto ricorrere ad altre strutture limitrofe. Le telefonate delle prime settimane, quando qualcuno rispondeva dall’altro lato della cornetta, portavano a "risposte vaghe", assicurando la salma era ancora lì in attesa di essere trasferita a Firenze. Così come sono rimaste prive di risposta le mail, ben tre nel mese di maggio, che Irene Zini ha inviato agli uffici preposti del Comune di Pistoia.

"Continuiamo a doverci fidare di quello che sporadicamente ci viene detto al telefono – prosegue Zini –, ma non abbiamo certezza di ciò che succede. Abbiamo provato a bussare a tutte le sedi preposte, ma non c’è stata data risposta, pertanto ci troviamo costretti a lanciare pubblicamente questo appello: non vogliamo fare alcun tipo di polemica politica che non ci interessa, quello che chiediamo è solo sapere dov’è nostro padre, che fine hanno fatto i suoi resti e quando potremo avere le sue ceneri per poterle custodire con noi. Speriamo che qualcuno ci possa fornire, finalmente, delle risposte".

Saverio Melegari