Desideri e il suo Tibet Il libro di Bargiacchi

Domani pomeriggio a Palazzo dei Vescovi la presentazione del libro del grande studioso pistoiese recentemente scomparso

Desideri e il suo Tibet Il libro di Bargiacchi

Desideri e il suo Tibet Il libro di Bargiacchi

Era riuscito a veder conclusa la sua opera, quella che finalmente, dopo anni di viaggi, ricerche e contributi resi in prima persona, raccoglieva in modo organico il frutto di tanto fare, di tanto scoprire e scavare. Poi, quindici giorni dopo aver terminato quella stesura, aveva chiuso gli occhi per sempre. Quasi il segnale di una compiutezza e di una pienezza ormai raggiunte, dopo le quali niente più appariva necessario e importante. Oggi quel suo amato figlio diventa di tutti e vede la lucE con una prima presentazione che avverrà domani, sabato 4 novembre, alle 17, all’Antico Palazzo dei Vescovi. Al centro di questa storia e di questa devozione bellissime c’è Enzo Gualtiero Bargiacchi, stimato intellettuale pistoiese scomparso nell’agosto scorso, che firma il libro "Ippolito Desideri alla scoperta del Tibet e del buddhismo" (Metilene, 2023), racconto accurato e puntuale della vita di Ippolito Desideri (Pistoia 1684 - Roma 1733), missionario gesuita tra i primi occidentali a esplorare il Tibet, precursore del dialogo interreligioso e dell’incontro pacifico tra culture: una biografia che Bargiacchi ha saputo ricostruire con un lavoro composto da ricerche bibliografiche e archivistiche, oltre che da numerosi viaggi in Tibet e in varie regioni dell’Asia. Ad arricchire testi di alto livello un apparato di immagini perlopiù mai editate, quelle scattate dallo stesso Bargiacchi, assieme ad altre provenienti dal Fondo fotografico Tucci presso il Museo Nazionale di Arte Orientale di Roma. "Con Enzo ci conoscevamo da tempo e il desiderio di questo libro c’era da sempre – spiega Cristiano Coppi di Metilene –. La mole di saggi da lui scritti sull’argomento è vastissima, ma non esisteva un libro a dargli la dignità e il riconoscimento opportuni. Il lavoro è stato intenso e complesso, ma poi è sopraggiunta la malattia e nel giro di pochi mesi si è ritrovato infermo, incapace suo malgrado di andare avanti da solo. Alla fine io leggevo le bozze e lui approvava con un sì o respingeva con un no. Siamo così arrivati in fondo, con grande tenacia". La base di partenza è rappresentata da un libro di Bargiacchi uscito nei primi anni Duemila oggi già introvabile e da lì è partito un lavoro di arricchimento e integrazione con tutte le informazioni che Bargiacchi aveva accumulato nel tempo. Parole sì, ma come si diceva anche immagini alle quali lo studioso teneva molto, con diverse mappe a corredo a illustrare il percorso di Desideri in Tibet.

"Durante la presentazione il mio contributo servirà più a raccontare l’aspetto umano e sentimentale di Enzo, in questo percorso doloroso che lo ha portato alla fine dei suoi giorni, con in parallelo la stesura del libro – conclude Coppi –. Oltre al ricordo e al libro, affronteremo anche il tema del suo lascito fisico, il suo archivio, che per sua volontà andrà alla città di Pistoia". Alla presentazione, oltre a Coppi e Oscar Nalesini, dell’Istituto per l’Oriente Nallino di Roma, interverrà il presidente della Fondazione Caript (che sostiene la pubblicazione) Lorenzo Zogheri.

linda meoni