SAVERIO MELEGARI
Cronaca

Delusione Referendum. Pistoia si ferma al 35%. La mappa dell’affluenza

Lamporecchio e capoluogo i migliori, Abetone Cutigliano fanalino di coda. Paradosso: risultato migliore nei comuni di centrodestra rispetto a quelli dem. .

Lamporecchio e capoluogo i migliori, Abetone Cutigliano fanalino di coda. Paradosso: risultato migliore nei comuni di centrodestra rispetto a quelli dem. .

Lamporecchio e capoluogo i migliori, Abetone Cutigliano fanalino di coda. Paradosso: risultato migliore nei comuni di centrodestra rispetto a quelli dem. .

Nella Regione che ha richiamato il maggior numero di elettori alle urne di tutta Italia, nonostante temperature già estive e le prime voglie di mare e di tintarella, la provincia di Pistoia consegna come contributo al Referendum andato in scena nel weekend una percentuale di partecipazione complessiva del 35,14%, quattro punti in meno del dato toscano ma comunque ampiamente superiore a quella che è la media nazionale e davanti a numerosi territori storicamente più ’attivi’ del nostro. Servivano 118mila elettori, almeno su scala provinciale, per pensare di sfondare il quorum; ci si è attestati su numeri superiori ai 70mila che, visto l’andazzo delle ultime tornate elettorali con percentuali molto alte di astensionismo, restano insoddisfacenti ma non troppo.

C’è, allo stesso modo, un dato curioso che emerge dalle urne: se questo Referendum, indetto e sostenuto dalla Cgil e da molte anime del centrosinistra, doveva essere un confronto fra la parte governativa – che a più riprese ha invitato all’astensionismo – e l’opposizione, il risultato finale sembra premiare i partiti che stanno a Palazzo Chigi. Eppure, nella nostra provincia, fra i comuni con l’affluenza più alta ci sono Pistoia (39,68%), Agliana (36,55%) e Serravalle Pistoiese (35,67%) guidati dal centrodestra e che sono andati decisamente meglio, per esempio, di Monsummano (29,97%), Montecatini (addirittura solo il 25,99%) o Abetone Cutigliano (24,7%, fanalino di coda in provincia) con amministrazioni di centrosinistra.

A guidare la classifica c’è Lamporecchio (39,86%) che sta davanti di un’inezia rispetto al capoluogo: complessivamente in tutta la piana si è votato al di sopra della media provinciale, eccezion fatta per Quarrata (poco oltre il 32%). Per la Valdinievole, invece, superano il tetto del 34% sia Pieve a Nievole che Massa e Cozzile mentre il comune con meno elettori è Chiesina Uzzanese. In montagna il dato più alto è di San Marcello Piteglio (37,64%), con numeri più bassi altrove. E proprio alla sezione 13 del comune montano, così come alla 32 di Pistoia (Gello), ci sono gli unici due quorum superati in tutta la provincia: 54% nel primo caso, 50,9% nel secondo. Nel capoluogo ci sono state altre due sezioni che sono arrivate ad un soffio dal superare il 50% ovvero la 40 alle Fornaci (49,7%) e la 55 a Bonelle (49,4%), mentre si segnalano un’altra a San Marcello Piteglio, la 11, col 47,5% ed una a Lamporecchio al 44%. Per chiudere il capitolo affluenza, ricordiamo che col 35,14% Pistoia si piazza al sesto posto in Toscana mettendosi alle spalle Arezzo, Lucca, Massa Carrara e Grosseto in una partita vinta da Firenze che è arrivata al 46,02%.

Venendo ai risultati effettivi dei cinque quesiti referendari, il "pacchetto" delle quattro schede dedicate al mondo del lavoro ha avuto esiti sostanzialmente equiparati con la percentuale del "Si" che oscilla fra l’86 e l’88%, segno di come si sia puntato forte su questi temi da parte del comitato promotore sospinto dal mondo sindacale Cgil. Di diversa natura, invece, il risultato del quinto referendum sulla cittadinanza agli stranieri: qui la forbice in provincia è molto più bassa, visto che si va verso un 65-35% che tiene la partita decisamente molto più aperta. Un frangente che ha messo in evidenza, probabilmente, una diversa sensibilità sul tema e che, allo stesso modo, è finito per essere anche molto più trasversale rispetto agli altri. In termini politici, in vista delle prossime scadenze elettorali, si tratta di un campanello d’allarme da non trascurare per il campo progressista.

S.M.