
Il «Petrocchi» chiede che sia. esposto. a scuola un lenzuolo bianco con la scritta ’Un sudario per Gaza’
Passano i giorni, ma le violenze ed i bombardamenti all’interno della striscia di Gaza non accennano a diminuire. Così un numero sempre più ampio di docenti delle scuole pistoiesi (i primi sono stati quelli del liceo Scientifico, ndc) sta prendendo posizione sul "genocidio che il governo israeliano sta perpetrando sul popolo palestinese".
Dall’Itts "Fedi-Fermi" è stata redatta una lettera firmata da 66 persone, fra docenti e personale Ata. "Come educatori, e adulti, che insegnano ogni giorno solidarietà, pace, inclusione e valori della Costituzione – si legge – riteniamo ipocrita l’atteggiamento di chi fa finta di non vedere il massacro che tutti abbiamo davanti agli occhi, così come chi ignora il martirio dei palestinesi, lo strazio delle donne, dei bambini, degli inermi e di chi sottovaluta l’azione spietata di deportazione e sterminio di un intero popolo, nella sistematica violazione del diritto internazionale. Non si può essere neutrali ed è per questo che ci uniamo alle mille voci, inascoltate, che chiedono l’immediato ’cessate il fuoco’ nonché la fine del blocco degli aiuti umanitari. Il genocidio che si sta compiendo a Gaza e in Cisgiordania è anche il genocidio di noi tutti come esseri umani".
La sensibilità e l’attenzione su quanto sta succedendo alle porte dell’Europa è confermata dalla presa di posizione dal liceo artistico "Petrocchi" dove le firme raccolte sono addirittura 141. "A cosa serve studiare ’Guernica’ e di cosa ci parla Rubens che trecento anni prima del quadro di Picasso dipinge ’Le conseguenze della guerra’? – scrivono nella lettera personale Ata e insegnanti –. Abbiamo studiato pagine di guerra ma ci soffermiamo ogni volta sui morti che non sono mai un conto, un elenco. Oggi la scuola tutta non può tacere, mentre guardiamo attoniti lo scempio, la crudeltà nuda che uccide uomini, cose, animali. Come si può rimanere indifferenti? Per questo ci uniamo alle dichiarazioni di altre scuole per rifiutare con forza il genocidio che è in corso a Gaza. Chiediamo che la politica metta in atto azioni decise e non più rimandabili e chiediamo, infine, che anche nella nostra scuola si esponga un lenzuolo bianco con la scritta ’Un sudario per Gaza’".
S.M.