Centro per carta e cartone al Dano, ora l’Amministrazione non chiude

Il progetto di Alia per la riconversione dell’impianto di via Pratese va avanti. E c’è l’apertura del Comune

Dano (Acerboni / FotoCastellani)

Dano (Acerboni / FotoCastellani)

Pistoia, 19 marzo 2023 – Il progetto per la riconversione del Dano va avanti. Dall’attuale funzione di trattamento meccanico–biologico di rifiuti indifferenziati, l’impianto di via Pratese potrebbe diventare un centro di trattamento e recupero della carta e del cartone. Non è una novità: se ne parla dall’inizio del 2022, quando Ato Toscana centro mise sul tavolo un progetto da oltre 15 milioni di euro, candidato ad ottenere risorse dal Pnrr. Un impianto che accoglierebbe "i materiali provenienti dalla raccolta differenziata per produzione di materia prima seconda da inviare ad altri soggetti – fanno sapere da Alia, che si occupa della progettazione –, previa la dismissione dell’attuale parte meccanica dell’impianto, con l’introduzione di alte tecnologie utili ai processi lavorativi. La riqualificazione dell’impianto esistente comporterà un’evidente riduzione dell’impatto ambientale – concludono –, mentre tutta la parte edile sarà mantenuta e riqualificata architettonicamente, migliorandone l’impatto visivo". Anche il piano regionale dei rifiuti tiene conto del "nuovo" Dano, per il quale è da poco scattato l’iter autorizzativo.

Qui entra in gioco il Comune, che com’è noto deve essere d’accordo, sia in quanto proprietario dell’area sia perché attribuisce la relativa destinazione urbanistica attraverso la pianificazione (partita complessa che va definendosi proprio in queste settimane, tra Piano strutturale e Poc). Ed è proprio qui che va registrata una sostanziale apertura da parte della giunta Tomasi: "L’impianto approvato da Ato e Regione nel suo piano è in fase di progettazione da parte di Alia – fa sapere l’Amministrazione –. I nostri punti fermi sono questi: che l’impianto sia meno impattante a livello ambientale rispetto all’attuale e che ci sia un miglioramento per il quartiere circostante. La nostra valutazione, tuttora in corso, si basa su questi pilastri – precisano –. Negli incontri finora avuti con Alia per approfondire i vari aspetti, abbiamo sottolineato quanto gli abitanti di quella zona abbiano subìto per anni i disagi legati al Dano senza mai essere ristorati. E’ evidente che in un ambito regionale tutti siano chiamati a fare la propria parte affinchè si vada verso il recupero dei materiali e che non ci debbano essere posizioni preliminarmente contrarie ai nuovi impianti – aggiunge l’Amministrazione pistoiese –, ma è altrettanto vero che Pistoia ospita già da tempo un impianto e nulla si può recriminare alla nostra comunità. Per questa ragione il nostro approccio resta vincolato al miglioramento ambientale, alla riqualificazione dell’area circostante e, più in generale – concludono, ad un ristoro che possa andare a beneficio del territorio comunale".

Insomma , ci sono dei paletti su cui la giunta Tomasi non è disposta a derogare. Ma le porte non sono chiuse, differentemente da quanto emerse dal dibattito pubblico del recente passato. L’Amministrazione, infatti, aveva espresso voto contrario all’ipotesi di riconversione del Dano nell’assemblea di Ato del 3 febbraio 2022, poiché "avrebbe ribaltato la previsione di dismissione dell’impianto", chiedendo al tempo stesso ad Ato di "attivarsi per reperire i fondi della bonifica". E anche i gruppi di maggioranza (Lega e Fratelli d’Italia, ndr) si erano attestati su posizioni decisamente critiche, rilanciando la proposta di un impianto di trattamento per gli scarti verdi. Sul tema intervenne anche Cna Toscana Centro, mettendo sul tavolo un avveniristico progetto per un archivio digitale firmato dall’architetto Maurice Nio. "Quella del Dano è un’area strategica per lo sviluppo economico della città", commentò a riguardo Tomasi.