GIACOMO BINI
Cronaca

Danneggiati dalla chiusura del ponte: "Ristori per le attività commerciali"

La Provincia ha inviato la richiesta alla Regione. Le pratiche spetteranno al Comune di Pistoia. La vicepresidente Amidei: "È un primo passo importante". I residenti: "Noi abbandonati da tutti".

Il cantiere per i lavori che ristabiliranno le condizioni di sicurezza per il ponte di Pontenuovo, sulla via Provinciale Montalese

Il cantiere per i lavori che ristabiliranno le condizioni di sicurezza per il ponte di Pontenuovo, sulla via Provinciale Montalese

Ieri la Provincia ha inviato alla Regione Toscana la richiesta di ristori per le attività commerciali penalizzate dalla chiusura per I lavori del ponte del Pontenuovo. Spetterà al Comune di Pistoia avviare le pratiche operative e gestirle. "L’emanazione della legge sui ristori da parte della Regione – si legge nel comunicato diffuso ieri dalla Provincia –, dovrebbe avvenire in occasione della prossima variazione di bilancio in programma per il mese di marzo". La nota ricorda che l’interlocuzione con la Regione Toscana è stata avviata personalmente dalla vicepresidente dell’amministrazione provinciale Lisa Amidei: "Per la richiesta della norma che preveda i ristori per le attività commerciali site lungo la Sp5 Montalese, la cui economia ha inevitabilmente risentito della chiusura del ponte sulla Bure imposto per permettere lo svolgimento dei lavori di messa in sicurezza della struttura". La richiesta è formalmente partita ieri, 30 gennaio: "A seguito dei propedeutici contatti avvenuti per le vie brevi con l’ente regionale. Successivamente a questo primo importante step per l’avvio dell’iter procedurale – informa il comunicato – spetterà al Comune di Pistoia avviare le pratiche operative per l’assegnazione dei ristori". "Quello di oggi (ieri per chi legge) è un primo passo importante – dice la vicepresidente Lisa Amidei – che la Provincia di Pistoia ha avanzato nel rispetto dei disagi che si sono verificati ai tanti esercizi commerciali collocati nel tratto di strada interdetto dai lavori. Siamo consapevoli – aggiunge Amidei – che la chiusura completa del ponte abbia influenzato l’attività di molteplici esercizi e per questo è doveroso chiedere il fattivo contributo della Regione. Certa in un positivo riscontro, sarà poi compito del Comune occuparsi degli aspetti amministrativi di gestione delle pratiche".

I residenti del Pontenuovo fanno però presente che bisognerebbe pensare anche ai disagi della gente che abita nella frazione e in particolare alla mancanza pressochè totale di trasporto pubblico dal 9 ottobre scorso, quando Autolinee Toscane ha soppresso molte fermate sulla Montalese in previsione dell’inizio dei lavori sul ponte. "Noi del Pontenuovo siamo stati abbandonati da tutti, da Provincia e Comune – dice Claudia Vitali, residente nella parte ovest del Pontenuovo – per noi non è stato fatto nulla, avevamo chiesto una navetta per arrivare alle fermate del bus, ma nessuno si è mosso". Il ponte è stato chiuso il 23 ottobre con la previsione di riaprirlo il 20 dicembre, poi la chiusura è stata prolungata e un’ordinanza della Provincia ha indicato nel 28 febbraio la data della riapertura, aggiungendo che contava di anticiparla almeno parzialmente con un senso unico alternato.

Giacomo Bini