
Dalpiaz nuovo questore di Pistoia: "Eredito una squadra già rodata"
Romano di origine, sessanta anni di cui quarantuno di servizio, e una carriera importante che lo ha portato a ricoprire incarichi dirigenziali in varie province della Toscana. E’ il dirigente superiore della Polizia di Stato, dottor Marco Dalpiaz, il nuovo questore della provincia di Pistoia. Alla cerimonia di insediamento ieri mattina ha preso parte il prefetto, Licia Donatella Messina e tutti i funzionari della Questura e delle specialità della provincia. Tra le esperienze che più lo hanno formato, ci sono i siciotto anni ad Arezzo, la maggior parte alla guida della Squadra Mobile, dove ha seguito indagini di rilievo come quella sulle Brigate Rosse, nel 2003, a seguito dell’omicidio del sovrintendente della Polizia Ferroviaria Emanuele Petri, o in precedenza, le indagini relative alle ricerche dI Licio Gelli. Nel 2011 Dalpiaz è stato promosso primo dirigente e a Prato ha diretto la Divisione della Polizia Amministrativa e Sociale e dell’immigrazione, nell’ambito del Progetto "Prato città sicura". L’ultimo incarico prima di arrivare a Pistoia, un anno fa, come dirigente del compartimento della Polizia Ferroviaria della Toscana, che lo ha portato a coordinare 17 Uffici Polfer della Regione, fino ai giorni dell’alluvione.
"Sono felice di essere nella mia Toscana, in una realtà dove so esserci molto lavoro da fare ma che è anche ben rodata – ha detto ieri mattina il questore Dalpiaz presentandosi alla stampa –. Prendo un testimone importante dal questore Abbate, un funzionario di polizia di spessore e che conosco da quando era nel circuito investigativo. In questi duri giorni, ho seguito da vicino gli eventi legati alla alluvione che hanno così duramente colpito le province di Prato e Pistoia – ha aggiunto – dovendo garantire la sicurezza nei diciassette siti ferroviari della nostra regione".
Una laurea in Giurisprudenza nel 1992, Dalpiaz è stato nominato vice commissario e nel 1992 è arrivato ad Arezzo dove è rimasto per 18 anni ricomprendendo numerosi incarichi, alla sezione polizia Stradale e alla Questura ma soprattutto come dirigente della Squadra Mobile. Oltre alle indagini su Licio Gelli e sulle Brigate Rosse, ha partecipato all’inchiesta sull’uccisione del tifoso laziale Gabriele Sandri nel 2007, nell’area di servizio di Badia al Pino. Nel 2010, il passaggio alla Questura di Firenze, dove ha svolto l’incarico di vice dirigente della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale e dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sesto Fiorentino. Nel 2011, è stato promosso primo dirigente e assegnato, nel 2012, a Prato con l’incarico di Dirigente della Divisione della Polizia Amministrativa e Sociale e dell’immigrazione, ove si è occupato, tra l’altro, nell’ambito del Progetto "Prato città sicura" della direzione e coordinamento di tutte le attività di controllo interforze relative ai capannoni industriali gestiti, per lo più, da cittadini stranieri. Nel 2016, la nomina a vicario del questore della Provincia di Rieti, incarico che ha ricoperto fino al 2019 occupandosi di tutte le attività di polizia connesse al tragico sisma che ha colpito il centro Italia nell’agosto del 2016. Nel 2019, è stato nominato vicario del questore della Provincia di Bologna sovrintendendo alle maggiori manifestazioni di piazza e coordinando, tra l’altro, il servizio di ordine e sicurezza pubblica in occasione della rivolta dei detenuti presso il carcere della Dozza, risolta grazie ad una paziente attività di mediazione.
Nel 2022, la promozione a dirigente superiore della Polizia di Stato e poi l’incarico di dirigente del Compartimento della Polizia Ferroviaria della Toscana, che lo ha portato a coordinare diciassette uffici Polfer in tutta la Regione, incarico che ha ricoperto fino all’arrivo a Pistoia.
Martina Vacca