
La clinica di Emergency a Khan Younis (fotocrediti Emergency)
Dopo alcuni mesi di attesa per ottenere il permesso umanitario, a metà agosto del 2024 Emergency entra a Gaza per offrire assistenza sanitaria di base alla popolazione martoriata dalla guerra. Una volta entrati nella Striscia, l’ong ha cercato un’area dove costruire e aprire una clinica per fornire assistenza di base alla popolazione. Da subito è stato evidente come i bisogni sanitari fossero enormi e come gli ospedali locali ancora operativi non riuscissero a gestirli tutti.
A novembre Emergency inizia le attività sanitarie nella Striscia di Gaza supportando l’ambulatorio da campo ad al-Mawasi, in attesa di poter costruire la propria clinica di salute primaria nell’area di Khan Younis. I lavori prendono il via a dicembre, nell’area di al Qarara, dove vivono accampate in tende decine di migliaia di persone e sprovviste di servizi sanitari. La località è all’interno della cosiddetta area umanitaria, dove si concentra il maggior numero di sfollati: circa due milioni di persone prive di tutto, anche delle cure di base.
Il progetto va avanti tra mille difficoltà, con grandi limitazioni nell’accesso delle organizzazioni umanitarie, difficili condizioni di sicurezza e uno spazio garantito sempre più ristretto. I lavori si concludono a gennaio, contestualmente alla tregua, che verrà poi interrotta a marzo. Ma l’attività è partita e non si ferma, almeno per ora. La clinica di Emergency offre assistenza sanitaria primaria, primo soccorso, stabilizzazione di emergenze, assistenza medico-chirurgica di base per adulti e bambini, attività ambulatoriali di salute riproduttiva e follow up infermieristico post-operatorio.
Il team operativo conta su sei/sette professionisti internazionali, affiancati da una dozzina di operatori nazionali tra medici e infermieri. "Fuori c’è devastazione, dentro parliamo di futuro e di figli – racconta Eleonora Bruni –. La forza con cui le donne affrontano ogni giorno mi lascia senza parole". L’ambulatorio, numeri alla mano, è presto diventato un presidio fondamentale per una popolazione allo stremo.