
Nell’adolescenza, nella menopausa, in casi di violenza, Sandra Bucciantini è da sempre al fianco delle donne. Ginecologa molto conosciuta e stimata, da 44 anni è un riferimento per le donne di ogni età. Il 30 aprile è andata in pensione, ma non si fermerà: "Continuerò l’attività libero-professionale agli ambulatori della Misericordia di Agliana, presterò consulenza per la ginecologia pediatrica e adolescenziale, e per il Centro abuso e violenza sessuale della maternità di Careggi".
Laureata in medicina e chirurgia a Firenze nel 1975 e poi specializzata ("Con l’illustre professor Franco Gasparri"), è stata in prima linea per le adolescenti dal 1978, dando vita ai consultori di Agliana, Quarrata e Montale, dove ha lavorato per 14 anni. All’epoca frequentava la clinica ostetrica ginecologica di Careggi. Nel 1992, fu assunta come dirigente medico, a Careggi, e dal 2011 è stata direttrice di ginecologia dell’infanzia e adolescenza di Careggi e del Centro di riferimento regionale per l’abuso e la violenza sessuale su donne adulte e minori. E’ un centro che risale al 1992 (il primo in Italia) e Bucciantini vi ha sempre lavorato, collaborando alla stesura di linee guida regionali e nazionali.
Un’esperienza molto importante, come l’ha vissuta?
"E’ un ambito che richiede particolare dedizione degli operatori, che devono essere rassicuranti, disponibili all’ascolto, non frettolosi, mai giudicanti, e offrire sempre spiegazioni su tutto l’iter della visita. Questa consulenza è molto coinvolgente, a volte dolorosa. Ancora più difficile e partecipata emotivamente, senza mai far trapelare niente alla paziente se si tratta di minori e in particolare di bambine piccole. Tutto il personale, infermieristico, ostetrico e medico, è partecipe del grande stress psicologico che subiscono queste persone e ne rimane profondamente colpito. Prendersi cura di queste donne può arricchire profondamente l’interiorità di ciascuno di noi, aumentare la nostra empatia e la nostra ‘pietas’, ma anche la nostra indignazione, in modo da farci adoperare ancora di più, perché le violenze siano sempre meno".
Com’è cambiato nel tempo l’approccio ginecologico delle giovanissime?
"Allo ‘spazio giovani’ del consultorio di Agliana, si tenevano incontri settimanali insieme a psicologi e assistenti sociali, con studenti delle scuole medie e superiori e consulenze ginecologiche individuali. Le adolescenti non sono molto cambiate. Problematiche psicologiche e sociali e vissuti a, volte difficili, si ripetono in ogni tempo. L’approccio ginecologico è cambiato, facilitato dalla progressiva informazione sia scientifica che mediatica sulla procreazione responsabile, come la divulgazione sui contraccettivi che ora la Regione passa gratuitamente ai giovani sotto i 25 anni. Le ragazze sono molto più informate, le madri e i pediatri molto più attenti. Le adolescenti hanno un approccio molto più facile e meno intimorito".
Piera Salvi