
Le indagini della Guardia di Finanza di Pistoia (Foto di repertorio)
Pistoia, 16 luglio 2025 – Un sequestro preventivo per circa 1,7 milioni di euro è stato eseguito dai finanzieri delle Fiamme gialle di Pistoia e della pg della procura pistoiese nell'ambito di indagini partite dalla liquidazione giudiziale della Us Pistoiese 1921, aperta l'anno scorso su richiesta della procura. Il provvedimento è stato adottato nei confronti dell'allora dirigenza, di fatto e di diritto, del club.
Cinque gli indagati, bancarotta fraudolenta, fatture false, compensazione di crediti fiscali inesistenti e appropriazione indebita i reati ipotizzati. L'indagine, si spiega dalla Gdf, avrebbe "documentato un articolato sistema di frode posto in essere" da "2 imprenditori e 2 professionisti, tutti di origine campana, e una 'testa di legno' di nazionalità albanese".
La Pistoiese, si ricorda, dopo un decennio sotto la medesima gestione, aveva visto il cambio della dirigenza, con il passaggio del testimone prima ad un imprenditore tedesco e, poi, ad una società di diritto inglese, controllata, dietro lo schermo di una trentenne di origine albanese, da un imprenditore campano, Maurizio De Simone, già noto alle cronache per precedenti avventure calcistiche con l'Avellino calcio e il Trapani calcio, in ciò coadiuvato da 2 professionisti, padre e figlio, il primo commercialista, 70 anni, e il secondo avvocato, 41, anch'essi in passato attivi nel mondo del calcio. Ma tale "passione sportiva" spiegano gli investigatori, si sarebbe rivelata "tutt'altro che conforme alle regole: quasi 900.000 euro di costi mai sostenuti, attraverso l'utilizzo di fatture false emesse da una società gestita" dal secondo imprenditore di origine campana coinvolto, "che, al contempo, pagava le gonfiate fatture, mascherate da contratti di sponsorizzazione, con la cessione di circa 500.000 euro di crediti d'imposta fittizi; esposizione in bilancio di una perdita inferiore al reale; distrazione di somme dal patrimonio societario per importi indebitamenti percepiti a titolo di compenso e persino l'appropriazione indebita di autovetture in danno di una società di leasing e già in uso alla squadra di calcio".
Per questo oggi, 16 luglio, sono scattati "perquisizioni domiciliari e provvedimenti di sequestro", emessi dal gip di Pistoia, "per un ammontare complessivo di circa 1,7 milioni di euro".