Coronavirus, sta bene l’informatico contagiato

Sono 43 le persone in quarantena che hanno avuto contatti stretti e prolungati con il 49enne

Il sindaco di Pescia Oreste Giurlani sta seguendo il caso con grande attenzione

Il sindaco di Pescia Oreste Giurlani sta seguendo il caso con grande attenzione

Pistoia, 27 febbraio 2020 - Non è grave, anzi le sue condizioni sono buone e giudicate stabili da parte dell’Asl. Un sospiro di sollievo dopo una giornata, quella di martedì, agitata dopo la conferma che l’informatico di Pescia era stato contagiato dal coronavirus. Il 49enne, rientrato giovedì sera da Codogno, si trova ancora in isolamento nel reparto di malattie infettive del San Jacopo di Pistoia ma le sue condizioni sono considerate buone. Nessun aggravamento dunque, dopo il picco febbrile accusato dall’uomo lunedì, prima di rivolgersi alle strutture sanitarie che gli hanno subito mandato a casa un’ambulanza del 118 per trasportarlo in ospedale.

Ieri intanto l’Asl ha portato avanti l’indagine epidemiologica e la rete di contatti avuti dall’informatico che, prima di mettersi in auto-quarantena, venerdì mattina si era presentato regolarmente a lavoro nell’azienda informatica di Massa e Cozzile. Secondo la ricostruzione dell’Asl al momento sono 43 le persone che hanno avuto contatti stretti e prolungati con il 49enne. Si tratta dei familiari e dei compagni di lavoro, residenti per la maggior parte nei Comuni di Pescia e Massa e Cozzile.

Queste persone si trovano ora in isolamento domiciliare fiduciario con sorveglianza attiva da parte dell’Asl. Ma non è escluso che già stamani il numero possa salire: l’indagine epidemiologica dell’Asl infatti non si è ancora conclusa e potrebbe raccogliere nuovi elementi nel corso della giornata. Fra le varie testimonianze intanto si registra quella di uno sviluppatore informatico che lavora nella stessa azienda del contagiato.

"Sono in quarantena da martedì, ovvero da quando il mio collega è risultato positivo al tampone", ha scritto su Facebook. "In azienda è stato solo venerdì, nel pomeriggio è venuta fuori la notizia del primo contagio a Codogno e da quel momento non ha messo più piede in ditta". Ma cosa ha fatto il 49enne dopo che ha lasciato il lavoro? E’ tornato immediatamente a casa e si è imposto la quarantena oppure ha avuto altri contatti? "La storia della zona rossa è venuta fuori solo fra il venerdì pomeriggio e il sabato", continua il collega. "Non ho idea di cosa abbia fatto lui in quel lasso di tempo ma le segnalazioni sono state molto efficienti e già da sabato era in situazione di quarantena volontaria".

Per quanto riguarda invece gli spostamenti della moglie (insegnante in un istituto del Comune di Pescia) e dei due figli che venerdì erano regolarmente in classe insieme ai compagni, secondo l’Asl non c’è nessun fattore di rischio. © RIPRODUZIONE RISERVATA