Confartigianato, trecento cartelloni anti abusivi

Una campagna per dire no al fenomeno dell’abusivismo, che la pandemia ha accentuato a causa delle tante chiusure che hanno pesato sulle attività regolari. A partire da domani, in tutta la provincia di Pistoia, Confartigianato appenderà oltre 300 cartelloni per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni riguardo a un argomento tanto delicato come quello del lavoro nero.

"Questa iniziativa nasce dalle sollecitazioni provenienti dai nostri associati – spiega il presidente di Confartigianato Imprese Pistoia, Alessandro Corrieri – Il settore più colpito è stato quello del benessere e della cura della persona, alla luce delle serrate a cui sono state costrette le estetiste e anche i parrucchieri, ma il fenomeno tocca tutto il mondo dell’artigianato". Sulla base dei dati dell’Istat, l’ufficio studi di Confartigianato stima nei servizi alla persona un tasso di abusivismo del 27,8%. Per far fronte a questo, l’associazione chiede regole più dure e controlli serrati.

"Verificare ogni persona che si sposta è impossibile, ma si può sempre fare meglio. L’impegno tuttavia deve venire anche dai cittadini: è importante non favorire certe attività illegali non solo per la propria sicurezza, ma pure per non recare un danno a quelle aziende che lavorano nel rispetto delle leggi e che da un anno a questa parte hanno investito per rispettare i protocolli anti-Covid". Investimenti che, secondo le stime di Confartigianato, per ogni settore vanno dai tre ai cinque mila euro.

"Proprio alla luce di questi soldi spesi, chiediamo che vengano poste le condizioni per la riapertura delle imprese, come quelle della ristorazione, prolungando l’esercizio fino alle 23 e prevedendo il vincolo di consumo al tavolo e l’accesso al locale entro le 21".

Francesco Bocchini