Tentò di ucciderla a coltellate, poi inscenò una rapina. Condannato a dieci anni

Pjerin Pjetri, 46 anni, aveva un precedente per maltrattamenti all’ex. L’agguato alla moglie nel 2022. Fu suo figlio a chiedere aiuto, chiamando il nonno: "Vieni subito, perché papà ha combinato un casino"

Le indagini sono state lunghe e delicate (foto d’archivio)

Le indagini sono state lunghe e delicate (foto d’archivio)

Pistoia, 16 maggio 2023 - La sentenza è andata oltre le richieste del pubblico ministero. Dieci anni di reclusione, per il tentato omicidio, aggravato dai maltrattamenti in famiglia e per aver inscenato una finta rapina, costringendo la vittima a sostenere questa versione al fine di sviare le indagini degli inquirenti (istigazione alla falsa testimonianza all’autorità giudiziaria). L’aggressione risale al 28 febbraio 2022, poi scattarono le indagini dei carabinieri e alla fine Pjerin Pjetri, 47 anni, di origine albanese, fu arrestato, con l’accusa di tentato omicidio. Quella sera Pjetri si trovava in casa con la moglie una decina di anni più giovane, e il figlio di lui, poco più che ventenne, avuto dalla prima moglie. Una scena forse già vista quella a cui si trovò ad assistere il ragazzo (che tuttavia non ha mai accusato il padre nel procedimento). L’uomo, infatti, ha una precedente condanna per maltrattamenti in famiglia, nei confronti della sua prima moglie e madre del giovane. Secondo quanto raccontato dalla vittima (che nel frattempo ha ripreso la sua vita lontana dalla casa famigliare), quella sera il marito durante l’ennesima lite, l’avrebbe colpita al fianco con un coltello da cucina. La donna era caduta a terra ferita, e a chiedere aiuto era stato il figlio di lui, telefonando al nonno paterno, il quale poi ha confermato tutta la versione. "Vieni nonno, perché il babbo ha combinato un casino", queste le parole con cui il giovane aveva chiesto aiuto.

Per il tentato omicidio, il pubblico ministero Giuseppe Grieco (ieri sostituito in aula dalla collega Luisa Serranti), che ha diretto le indagini dei carabinieri, aveva chiesto una condanna a nove anni di reclusione. Il giudice Patrizia Martucci è andata oltre la richiesta del pubblico ministero condannano Pjetri a dieci anni, per il tentato omicidio, i maltrattamenti e l’istigazione alle false dichiarazioni.

Nell’immediatezza dell’aggressione, infatti, la donna era stata portata in ospedale per le ferite da taglio e il marito l’aveva convinta a sostenere una falsa versione davanti ai carabinieri che avevano da subito avviato le indagini. Avrebbe raccontato di essere stato vittima di una rapina in via Nazario Sauro, e avrebbe descritto i due aggressori autori delle ferite alla moglie. Una versione che non aveva mai convinto gli inquirenti. In aula, l’imputato, difeso dall’avvocato Dario Lombardi del foro di Firenze, aveva dato poi una nuova e diversa versione, definendo l’episodio come un banale incidente domestico: "Stavo cucinando, avevo in mano un coltello – avrebbe detto – E’ stata lei a picchiarmi per prima e io mi sono difes". "Attendiamo di leggere le motivazioni – ha commentato l’avvocato Lombardi – e presenteremo ricorso in appello".

M.V.