
di Arianna Fisicaro
"Questo non è uno yacht che uno si gode con gli amici intimi, ma una visione, un progetto di rigenerazione del territorio che volevo lasciare a tutti". E’ così che Giovanna Pazzini, insieme al marito Silvano Ferrini, annuncia la prossima apertura del nuovo centro commerciale di Cintolese che, in realtà è molto di più di un supermercato. L’appuntamento è a porte semichiuse per l’inaugurazione che avverrà domani pomeriggio. Da domenica il vecchio supermercato Conad, nato dalla trasformazione della Smal voluta negli anni ‘80 dal visionario imprenditore e primo marito di Giovanna Pazzini Giuseppe Tofanelli, ha chiuso i battenti e da giovedì mattina alle 7,30 si apriranno le vetrate del nuovo Superstore. Tre giorni di chiusura per finire le operazioni di organizzazione del nuovo polo commerciale. "Purtroppo le norme che impongono le restrizioni a causa del Covid non ci permettono di fare la grande festa che avevamo pensato per coinvolgere tutta la popolazione – spiega Giovanna Pazzini insieme al marito Silvano Ferrini – e sono costretta a non superare, per l’inaugurazione i centotrenta invitati, tra autorità e amici più intimi. Ma ho pensato a una serie di offerte e di proposte per gli amici di Conad per renderli in qualche modo partecipi di questo importante momento". Il nuovo Superstore Conad si svilupperà al primo piano dell’edificio, su una superficie di vendita di oltre 2300 metri quadrati, su un totale di oltre 4300 metri quadrati per tutto il progetto. Al piano terra, a raso, si trova il parcheggio coperto da circa 130 posti auto che si vanno aggiungere agli altri, fuori in parte privati ed in parti privati a uso pubblico per un totale di oltre 500 stalli gratuiti. Dalle vetrate del punto vendita, il panorama che guarda le porte del Padule di Fucecchio, e sull’altro lato invece il colle di Monsummano Alto e il nuovo bar bistrot, di proporzioni non confrontabili a quello attuale, avrà la sua terrazza verde e si affaccerà sulla strada principale d Cintolese. I parcheggi saranno corredati da aree verdi in cui le piante sono state scelte per evocare il territorio toscano, come gli oleandri, il ligustro variegato, la magnolia purpurea e quella classica, la salvia , l’alloro, le rose. Tra loro, anche un ulivo di oltre 200 anni, simbolo di prosperità e pace. Un piano, quello a firma Pazzini Ferrini da oltre 15 milioni di euro, che la patron Conad non vede come un costo, ma come un investimento per il territorio. "Sono 15 anni che ho questa visione e se non fosse venuta così non lo avrei fatto – spiega Pazzini – Volevo una struttura di un certo livello architettonico, vista anche la riqualificazione della piazza e la nuova chiesa. Questo progetto per me è un inno alla vita e alla luce. Il bar sarà un punto di ritrovo prima ancora che di vendita, il supermercato è di tutti e doveva venire bello. Qui a lavorare ci sono ragazzi che vedevamo quando facevano l’asilo. Ai cinquanta dipendenti, otto mesi fa si sino aggiunti altri quindici assunti, che ho voluto formare per tempo e quando saremo a regime, saranno ottanta. Il Covid ci ha dato una grande lezione, che in pochi hanno capito. E cioè che solo con l’impegno, la lungimiranza e la passione si va avanti, non guardando al guadagno immediato".