PATRIZIO CECCARELLI
Cronaca

Faccia a faccia Camusso Boccia a Cgil Incontri

Il segretario generale della Cgil: "E' urgente rinnovare i contratti: la crescita passa da lì"

Camusso

Pistoia, 10 2016 -  Si  è chiusa a Serravalle Pistoiese, con il primo faccia a faccia tra la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso e il neo presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, la 20esima edizione di Cgil Incontri. «Un’edizione molto partecipata», ha spiegato la segretaria provinciale Gessica Beneforti, che l’ha definita «un’occasione straordinaria per dibattere dell’attualità e per provare a ragionare insieme sulle ragioni del futuro».

 

Tra i temi caldi che hanno animato l’incontro tra Camusso e Boccia il rinnovo dei contratti, la questione banche, con particolare riguardo al Monte dei Paschi, il referendum, i timori sulle conseguenze della Brexit e il rilancio dell’economia. «La cosa urgente – ha detto Camusso, a proposito dei contratti - è ridurre le diseguaglianze, la crisi è originata dalle disuguaglianze. È quindi urgente rinnovare e rafforzare i contratti nazionali di lavoro».

Camusso e Boccia

«Sui contratti – ha aggiunto Boccia – si prevede un futuro di grande rispetto verso i rappresentanti dei lavoratori, cui ci accomuna un unico destino. Lasciamo lavorare le categorie, non vogliamo creare aspettative né positive, né negative per non rallentare evenutali percorsi». Sulla questione banche Boccia ha detto che «il modello di Atlante ci sembra già nel percorso da seguire, è auspicabile che si faccia senza l’intervento pubblico, ma se serve per evitare ansietà e speculazione nei mercati è evidente che qualche riflessione va fatta». «Il sistema bancario italiano – ha detto ancora Boccia – è molto ben messo, rispetto anche agli altri sistemi, non ha usato derivati, chiaramente ha subito l’effetto della crisi dell’economia reale dal 2008 a oggi, non l’abbiamo affrontata per tempo, volutamente, evidentemente, oggi abbiamo delle nuove regole e con queste dobbiamo fare i conti, cerchiamo di farlo al meglio». «Il ruolo pubblico sia fronte di salvaguardia», ha detto a tal proposito Camusso.

 

Sulla questione Brexit il presidente Boccia non ha nascosto le preoccupazioni degli industriali. «L’Europa post Brexit – ha detto – dovrebbe avere un lancio in avanti su una questione di politica per la crescita, deve essere secondo me un’Europa più federale, deve riaprire i dossier dell’unione bancaria della governance economica e cotruire un’Europa diversa. Certo non depone bene il fatto che a breve saremo di fronte alle elezioni in Germania e in Francia, questo rallenta evidentemente un percorso federalista dell’Europa».

 

 

Camusso e Boccia

Sul Referendum Boccia ha invitato a riflettere su un evenutale spacchettamento che «crea ulteriore concusione». «Per noi – ha aggiunto, ribadendo che gli industriali voteranno Sì – questo referendum costituzionale apre un’idea di governabilità e stabilità al Paese che gli dà una visione di medio termine». Di parere contrario Camusso, che dopo aver sottolineato che «i cittadini hanno diritto di decidere», ha aggiunto di aver «trovato brutte e sbagliate le slide di Confindustria che pronosticava un meno 4% del prodotto interno lordo, è il peggior vecchiume; il paese credo non ne abbia assolutamente bisogno».