Carenze strutturali e, come denuncia un gruppo di utenti, evidentemente anche igieniche cui è ormai urgente mettere mano, perché si possa restituire dignità a un servizio che, quello sì, al contrario funziona. Qualche esempio? Quel "grosso topo di fogna" visto la scorsa estate "attraversare la sala d’aspetto" o quella volta in cui "l’acqua reflua è finita nell’ambulatorio nel quale la dottoressa stava visitando". Accade, secondo quanto denuncia un gruppo di mamme e neomamme, al Centro Donna di Pistoia che premettendo la piena soddisfazione verso un servizio fondamentale alla donna e alle famiglie che nascono, denuncia le "gravi condizioni della struttura che ospita il servizio, che appare non idonea e molto fatiscente".
"Nella sala d’attesa le poltrone sono vecchie e sporche ed essendo di stoffa immaginiamo che non vengano pulite come dovrebbero esserlo in una struttura sanitaria – si legge nella lettera -. Le pareti di tutto il consultorio inclusi gli ambulatori sono sporche con intonaco cadente. In alcune zone c’è muffa e anche sul soffitto ci sono delle macchie che fanno pensare a infiltrazioni. Ci sono finestre alte con grate di ferro e non c’è aria condizionata. I bagni? Sono spesso in disuso, ma anche quando funzionano spesso c’è un forte odore di fogna e utilizzarli ci disgusta. A volte abbiamo trovato le formiche che camminavano sui sanitari".
Il tour delle inadeguatezze prosegue, con note di ‘demerito’ anche per la sala del corso preparto dove "non c’è un adeguato ricircolo di aria e dove sono stati riscontrati insetti e vermi che probabilmente arrivavano dal campo adiacente. Oltre alle condizioni decadenti della struttura ci siamo preoccupate anche per tutte quelle grate alle finestre e la mancanza di un’uscita di sicurezza adeguata, dal momento che l’unica uscita di sicurezza è situata all’ingresso del consultorio e non in fondo. In ultimo la mancanza di un parcheggio, considerato soprattutto che l’accesso alla struttura dovrebbe essere agevolato per delle donne in gravidanza. Invece siamo spesso costrette a farci lunghe camminate o a farci accompagnare se non vogliamo prendere multe. Abbiamo inviato diverse lettere all’Urp dell’Azienda, senza però ricevere mai risposta. Speriamo che con questa nostra denuncia si possa trovare al più presto una sede più idonea per un servizio sanitario così importante per la città di Pistoia".
linda meoni