Cassero, fronte compatto. Destra e sinistra unite in consiglio comunale: "No a spazzatura urbana"

Nell’aula di Serravalle unanimità per l’odg della discordia, con due novità. L’allarme di Gorbi: "Potrebbero arrivare 797mila metri cubi di scarti".

Cassero, fronte compatto. Destra e sinistra unite in consiglio comunale: "No a spazzatura urbana"

Cassero, fronte compatto. Destra e sinistra unite in consiglio comunale: "No a spazzatura urbana"

SERRAVALLE

Un nuovo ordine del giorno, stavolta condiviso in toto da entrambi gli schieramenti politici, con due novità rispetto alla versione originaria. Da un lato, si ricorda la possibilità per enti, imprese, associazioni e cittadini di Serravalle di presentare osservazioni in merito al Piano regionale dei rifiuti. Dall’altro, s’impegna il sindaco e la giunta ad opporsi ad Ato Toscana Centro (del quale il Comune di Serravalle fa parte tramite il piano di ambito) e alla Regione stessa, qualora dovesse effettivamente concretizzarsi l’ipotesi di un conferimento di rifiuti solidi urbani nella discarica di Fosso del Cassero. Questo è quanto recita il documento approvato all’unanimità nella scorsa seduta del consiglio comunale, al termine della discussione.

Un atto che è stato inizialmente ritirato dai due firmatari (Sandro Cioni per il centrosinistra e Stefano Agostini per la maggioranza) e ripresentato dopo gli emendamenti proposti dalla minoranza, anche per sintetizzare un nuovo testo sottoscritto da tutti i consiglieri. E il confronto, seppur a distanza, non sembra essersi fermato nemmeno a distanza di quarantott’ore: secondo il vice-sindaco Federico Gorbi, il Piano dei rifiuti avrebbe individuato nel Cassero una delle tre discariche di rifiuti speciali (insieme a quelle di Rosignano e di Abbadia San Salvatore) nella quale eventualmente conferire anche un quantitativo già determinato rifiuti urbani. "A quanto mi risulta, solo per la discarica del Cassero stiamo parlando di 797mila metri cubi che la Regione sta valutando di poter destinare a rifiuti solidi urbani – ha commentato – una prospettiva alla quale, come amministrazione, ci opponiamo con forza. E posso dire di aver già lanciato un primo allarme pochi mesi fa proprio su questo argomento. Un segnale che non tutti hanno evidentemente colto". Agostini ha poi fatto notare anche la vicinanza del Cassero con l’area di via del Redolone, nella quale dovrebbe sorgere il nuovo polo industriale di Fendi. "Sarebbe veramente assurdo pensare di conferire scarti di quel tipo a poche centinaia di metri, in linea d’area, da una zona industriale che sta per essere riqualificata – ha fatto notare il capogruppo di Uniti per Serravalle – il danno sarebbe grave per tutto il territorio, sotto molteplici aspetti".

Per il centrosinistra, è stata la consigliera Caterina Benini a proporre i due emendamenti (poi divenuti parte integrante del nuovo odg) legati alle osservazioni al Piano e al coinvolgimento di Ato. "Il territorio di Serravalle è bello e ricco – ha aggiunto il consigliere dem Francesco Romagnoli – e merita credito. Non può essere conosciuto solo per i rifiuti". L’intesa sembra insomma essere stata trovata ed essere trasversale. Perlomeno in ambito locale, perché il sindaco Piero Lunardi non ha risparmiato una "stoccata" ai vertici regionali: "La Regione aveva realizzato un progetto potenzialmente risolutivo legato a Case Passerini, che però non si è concretizzato – ha ricordato – se fosse stato realizzato, non ci sarebbe bisogno di portare i rifiuti nelle discariche".

Giovanni Fiorentino