
Una vecchia assemblea sul progetto di riqualificazione di Bottegone (archivio)
Massima attenzione alle periferie e, nella fattispecie, a tutti i progetti che riguardano Bottegone, alle prese da un decennio con interventi di natura infrastrutturale ma con tempistiche che si stanno allungando sempre di più e, sulle quali, la gente del posto vuole rassicurazioni e attenzioni. Ad alzare la voce, nei confronti di tutto l’agone politico va detto, è il Cat (Comitato Associazioni Territoriali, area di Bottegone), con l’obiettivo di dare uno sprone e chiudere quanto prima gli interventi necessari per chiudere i conti col passato.
"Qualche tempo fa si magnificava l’operato della nostra amministrazione comunale – afferma il coordinatore del Cat di Bottegone, Massimo Donnini – in merito ai progetti di rigenerazione urbana: oggi però, è doveroso apporre dei distinguo. In primis, visto che i lavori sono in dirittura di arrivo, manca all’appello la ’casa delle associazioni’, attesa da tanto tempo per il reale bisogno di aggregazione della comunità. Avevamo una pretesa: che fosse rispettata la delibera di Giunta del 25 agosto 2016. ma le risposte cadono nel vuoto". Gli investimenti che devono essere portati avanti su Bottegone sono di oltre 10 milioni di euro, e riguardano sia la viabilità come spazi a verde (già realizzati) piuttosto che la nuova piazza del mercato fino alla seconda palestra che dovrà iniziare a vedere i primi mattoni in queste settimane e la riqualificazione della scuola. Oltre ad un punto centrale come quello dello spazio-famiglie. Mentre resta, irrisolto, il nodo della casa delle associazioni.
"Un qualcosa di dimenticato da questa amministrazione – prosegue il documento del Cat – per questo chiediamol’individuazione di locali destinati, al pomeriggio e alla sera, alle associazioni locali, in modo da creare una sorta di ’casa delle associazioni’, luogo dove sviluppare attività con un forte potenziale aggregante, anche in considerazione della significativa componente di giovani immigrati presente sul territorio. Su questo chiediamo un sussulto morale dalla Giunta e dall’opposizione di questi anni, purtroppo colpevolmente distratta dal compito di ’guardiano’ della democrazia – conclude Donnini–: che si facciano carico di situazioni lasciate in sospeso, ad un passo da soluzioni logiche".