
Una fuga all’estero dei pistoiesi durante le vacanze pasquali? Assolutamente no. Questo nonostante la possibilità, riconosciuta dal Governo, di viaggiare verso i Paesi dell’Unione Europea, presenti nell’elenco C dell’Allegato 20 pubblicato in Gazzetta Ufficiale. A smorzare ogni tipo di fantasia ci ha pensato l’ordinanza del ministro Speranza, che impone (almeno) fino al 6 aprile una quarantena di cinque giorni per chi rientra in Italia. Quarantena che dovrà essere anticipata da un tampone prima di salire sul volo di ritorno e seguita alla sua conclusione da un altro test molecolare o antigenico. Regole che hanno decisamente scoraggiato anche i più temerari e che hanno fatto infuriare le agenzie di viaggio, convinte di riuscire a portare a casa qualche affare in questa Pasqua, anche grazie alla mossa dei tour operator italiani, che hanno istituito un corridoio turistico sicuro verso le Isole Canarie, grazie a voli privati totalmente covid tested.
"Ho organizzato un viaggio per quattro persone proprio alle Canarie, creando però un pacchetto ad hoc. Sono partite il 29 marzo e il giorno dopo hanno scoperto di doversi sottoporre alla quarantena una volta rientrati: non sapevo come giustificarlo loro – spiega Moreno Scoscini, titolare di Antologia Viaggi sul viale Giacomo Matteotti –. La politica sta creando una situazione di totale caos, che ha stoppato ogni possibile prenotazione per questa Pasqua. Per le vacanze estive si muove qualcosa per luglio e agosto, ma sempre entro i confini nazionali. Per l’estero abbiamo dei preventivi, ma i dubbi sono ancora troppi". Una tendenza che trova conferma nella testimonianza di Barbara Melani di Harlem Viaggi sul viale Frosini Attilio. "Fatta eccezione per le crociere, l’Itala rappresenta la meta più richiesta dai pistoiesi. La voglia di partire c’è nei cittadini, però servono regole precise e che non cambino all’ultimo. Tutto ruoterà attorno alla rapidità della campagna vaccinale". Un ruolo importante, in relazione all’estate, potrebbe giocarlo pure il passaporto sanitario. "Da questo punto di vista è ancora tutto un po’ nebuloso – dice Tommaso Ancona di Ukulele Viaggi in via Dalmazia –. Credo che risulterà uno strumento utile per i prossimi mesi, anche se mi auguro che sia solo transitorio e che non diventi obbligatorio per sempre. Altrimenti rappresenterebbe un freno nel lungo periodo".
Francesco Bocchini