Caos consiglio comunale Ecco il giorno della verità

Prevista per oggi la riunione della Commissione presieduta da Gargiulo per un’ultima verifica delle trascrizioni dei verbali inviati dai seggi

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Oggi il Comune di Pistoia conoscerà finalmente la composizione definitiva del proprio consiglio comunale, voltando una brutta pagina della storia politica della città. È infatti in programma in data odierna la riunione della Commissione centrale mandamentale, presieduta da Giulia Gargiulo, per un’ultima verifica che metta la parola fine sul tormentone delle preferenze. Chiaramente non saranno ricontrollate le singole schede, bensì le trascrizioni dei verbali inviati dai presidenti di seggio. A ballare, com’è noto, sono le posizioni di tre consiglieri, ma in generale non è affatto escluso che emergano anche altre sorprese. La verifica di oggi, secondo quanto si vocifera nelle stanze di Palazzo di Giano, potrebbe ristabilire la prima versione del quadro dei 32 consiglieri eletti, quadro poi parzialmente ribaltato dai verbali ufficiali della commissione elettorale. Se così fosse, a prendere posto in aula sarebbero Giampaolo Pagliai, Greta Bonacchi e Antonella Cotti, rispettivamente a scapito di Iacopo Bojola, Noemi Masi e Loreno Del Maestro. Quest’ultimo potenziale cambio garantirebbe un seggio in più al Partito Democratico (che andrebbe alla consigliera uscente Cotti, appunto), sottraendolo agli alleati della lista Civici e riformisti, mentre le altre due giravolte sono affari interni alle liste di Forza Italia-Udc-Pistoia Civica e Sinistra per Branchetti sindaco. Da capire anche la graduatoria dei primi esclusi nelle forze di maggioranza, molto importante in virtù degli "scivolamenti" legati alle varie chiamate per gli assessorati (in tal senso, sono attese novità per l’inizio della prossima settimana, ndr).

In casa azzurra, in particolare, poco dovrebbe cambiare per il già citato Bojola ed Ettore Saracca, che dovrebbero comunque entrare a Palazzo di Giano a seguito delle chiamate di Anna Maria Celesti e Alessandra Frosini nella squadra di governo, mentre chi rischierebbe di restare fuori secondo le prime indiscrezioni è la consigliera uscente Patrizia Manchia, che perderebbe pure il posto in consiglio provinciale. Un aspetto, questo, che potrebbe avere ripercussioni anche nel domino degli assessorati: in caso di chiamata di Francesca Capecchi in quota Fratelli d’Italia, infatti, l’opposizione in Provincia perderebbe due rappresentanti (Manchia per mancata rielezione, Capecchi per incompatibilità), a fronte di un solo possibile subentro, quello di Milva Pacini (presidente del consiglio comunale di Agliana), al tempo unica non eletta della lista di centrodestra "Provincia per tutti".

Alessandro Benigni