REDAZIONE PISTOIA

Canone suolo pubblico Sì alle nuove regole e pagamento a più rate "Aiuti agli ambulanti"

Il consiglio comunale ieri ha approvato il regolamento all’unanimità

Canone suolo pubblico Sì alle nuove regole e pagamento a più rate "Aiuti agli ambulanti"

È stata approvata all’unanimità la modifica al regolamento per l’applicazione del canone di concessione dei mercati. "Con questa modifica – afferma l’assessore al commercio Gabriele Sgueglia – siamo venuti incontro alle esigenze degli operatori del mercato. La modalità di pagamento è stata spalmata su quattro rate rispetto alle due precedenti, per le occupazioni degli ’spuntisti’ il canone è stato fissato in 12 euro per le aree fuori dal centro storico e 25 euro per quelle all’interno del centro storico. Cambiano anche le sanzioni per il tardivo pagamento del canone che prima della modifica era del 30% mentre adesso sono state dilazionate e saranno del 10% per chi paga in ritardo di 30 giorni, del 20% per 60 giorni e del 30% per 90 giorni". Pur votando a favore la capogruppo del Pd, Federica Fratoni ha voluto evidenziare l’intervento tardivo dell’amministrazione. "Il percorso che ha avuto negli ultimi mesi la vicenda del canone unico per l’occupazione delle aree pubbliche è alquanto surreale – afferma Fratoni –. Nel febbraio scorso viene approvato il bilancio di previsione 2023 e, al suo interno, vengono iscritte anche le entrate derivanti dal suddetto canone. Nel frattempo, dopo la sospensione dei pagamenti legata alla pandemia, iniziano ad arrivare le cartelle con l’intero importo di tutto il 2023, da suddividere in due rate, la prima con scadenza 30 aprile. Recepite le lamentele e le problematiche degli ambulanti della vicenda se ne fa portavoce la collega consigliera Antonella Cotti attraverso una mozione protocollata in data 2 maggio. Arriva invece di gran corsa, negli ultimi tre giorni utili consentiti dalla legge, la modifica al regolamento per consentire ai commercianti di poter almeno affrontare la seconda rata con una ulteriore suddivisione e con scadenze più sostenibili. Questa amministrazione non è in grado di affrontare le istanze dei cittadini in modo tempestivo ed efficace".

A scaldare il dibattito è stato l’ordine del giorno presentato dal gruppo del Pd in merito all’attuale situazione del fenomeno migratorio e alle misure di accoglienza messe in campo dal Governo. Tra i vari punti in cui i firmatari hanno impegnato sindaco e Giunta a chiedere l’intervento del Governo il più controverso ha riguardato la contrarietà alla costituzione di Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) sul territorio toscano. "Quando era ancora in carica Draghi – ha spiegato il sindaco Alessandro Tomasi – siamo stati convocati dai prefetti chiedendoci di portare delle proposte per aprire dei Cpr in Toscana come voleva il Governo e furono fatti dei sopralluoghi che a livello provinciale c’è stato il caso di Veneri. L’idea non è di Salvini, quindi, ma di Draghi e tutti i sindaci anche quelli del centrosinistra hanno collaborato e c’è stato un momento decisivo quando siamo stati convocati tutti quanti, tutti i sindaci di capoluogo di provincia, i presidenti di provincia, i prefetti, i questori della regione Toscana e c’era anche il presidente della Regione Toscana. Non ci fu una voce contraria al Cpr in Toscana, tutti sono stati d’accordo compresa quella del presidente Giani. Vidi un momento di coesione toscano tra sindaci che dicevano, c’è un problema ce ne facciamo carico come regione tutti insieme senza divisioni ideologiche". Maurizio Innocenti