
La dottoressa Sciamannini racconta il lavoro e i risultati di questa eccellenza del San Jacopo. Le protesi utilizzate favoriscono una guarigione rapida e un risultato naturale
Pistoia, 12 luglio 2025 – Per molte donne, la diagnosi di un tumore al seno segna un prima e un dopo. Un cambiamento profondo, che coinvolge il corpo, la mente e l’identità. In questo momento delicato, la possibilità di affrontare l’intervento chirurgico con la prospettiva di una ricostruzione immediata del seno non è solo una scelta medica, ma un gesto di cura profonda verso la persona. All’Ospedale San Jacopo di Pistoia, la Breast Unit si è strutturata negli anni per offrire un percorso completo e personalizzato, dove competenza, tecnologia e ascolto si intrecciano per accompagnare ogni paziente dalla diagnosi al ritorno alla normalità. Ne parliamo con la dottoressa Maria Sciamannini, chirurga senologa dell’équipe pistoiese.
Dottoressa Sciamannini, quanto è importante poter offrire la ricostruzione mammaria immediata?
“È molto importante, non solo da un punto di vista tecnico. La possibilità di ricostruzione nella stessa seduta dell’intervento oncologico riduce l’impatto psicologico della mastectomia, aiuta le pazienti a mantenere l’immagine corporea e favorisce un recupero più rapido. Non è un dettaglio estetico, ma parte integrante della cura”.
Quali tecniche utilizzate al San Jacopo?
“Le più frequenti sono le ricostruzioni protesiche, spesso in sede pre-pettorale e associate all’uso di matrici sintetiche o biologiche, che favoriscono una guarigione rapida e un risultato naturale. In alternativa, proponiamo ricostruzioni in due tempi con espansore, e in casi selezionati anche tecniche autologhe, con tessuti della paziente, in collaborazione con il chirurgo plastico. La scelta è sempre personalizzata”.
In quali casi si preferisce rimandare la ricostruzione?
“Quando ci sono tumori localmente avanzati o condizioni cliniche complesse, può essere indicato posticipare la ricostruzione, per garantire la massima sicurezza oncologica e un risultato più stabile nel tempo. Anche in questi casi, la pianificazione è condivisa con la paziente fin dall’inizio”.
Come si accede alla Breast Unit?
“Attraverso lo screening, il medico di medicina generale o altri specialisti. Una volta entrate nel percorso, le pazienti vengono seguite da un’équipe multidisciplinare che comprende senologi, radiologi, oncologi, anatomopatologi, radioterapisti e infermiere dedicate (case manager), garantendo un approccio tempestivo e integrato”.
Come si articola la chirurgia senologica?
“È parte centrale della Breast Unit. L’équipe è composta da chirurghi con formazione specifica in patologie mammarie benigne e maligne e in chirurgia oncoplastica e ricostruttiva. Le attività ambulatoriali si svolgono sia all’ospedale San Jacopo che al poliambulatorio di via della Quiete”.
Quanti casi trattate ogni anno?
“Circa 300 nuovi casi di tumore della mammella, oltre a pazienti con patologie benigne, condizioni a rischio e in follow-up. Questo volume garantisce standard elevati di esperienza, aggiornamento e lavoro multidisciplinare”.
Come si struttura il percorso di cura?
“È pensato per essere fluido e rassicurante. Dopo la prima visita o il richiamo dallo screening, si attiva un percorso diagnostico rapido. Se viene confermata la diagnosi, il caso viene discusso dall’équipe e si costruisce il piano terapeutico. Ogni fase – chirurgia, eventuale chemio o radioterapia, ricostruzione, riabilitazione – è gestita da professionisti dedicati, sempre in contatto tra loro. La figura della case manager garantisce continuità e vicinanza”.
Quanto tempo passa mediamente tra diagnosi e intervento?
“In media 3-4 settimane. Questo consente di completare gli esami preoperatori e di accompagnare la paziente verso l’intervento con consapevolezza e serenità”.
Avete adottato misure per ridurre le liste d’attesa?
“Sì, attraverso percorsi dedicati, ottimizzazione delle sedute operatorie, digitalizzazione e collaborazione con le Breast Unit dell’area vasta. Far parte della struttura senologica complessa dell’Azienda Toscana Centro (diretta dal dottor Sanchez) consente di rispondere con maggiore flessibilità alle criticità e garantire accesso equo alle cure”.
In questi anni la Breast Unit di Pistoia ha vissuto una forte crescita.
“Sì, oggi siamo una realtà strutturata e riconosciuta, in continua evoluzione. Questo grazie al lavoro di squadra e al sostegno concreto dell’Azienda. Il nostro obiettivo è che nessuna donna si senta sola, mai”.
Michela Monti