
Aci Pistoia Photo Contest, premio alla carriera per Luca Bracali (Foto. di Letizia Mugri)
È l’anno delle cifre tonde, quarant’anni di carriera, sessant’anni appena compiuti e il centosessantesimo paese che sarà visitato in ottobre. Mai una sosta in questi quattro decenni in cui Luca Bracali ha fatto più volte il giro del mondo, fotografando e filmando popoli, volti, animali, paesaggi fra i più belli del Pianeta e, soprattutto, documentandone le sue fragilità. Suo è stato il primo grido sullo scioglimento dei ghiacci. Non si sbaglia dicendo che Bracali, ambasciatore a vita per Save the Planet, ha aperto la strada, intravedendo, decenni fa, la potenza fotografica del messaggio ambientale tradotto anche in venti libri.
L’Aci Pistoia Photo Contest gli ha tributato il premio per meriti fotografici speciali, un riconoscimento alla carriera che lo ha messo sul podio dei maestri indiscussi della Fotografia internazionale con gli altri due grandi pistoiesi, Aurelio Amendola e Mario Carnicelli. Un premio che Luca Bracali ha ricevuto con gioia e commozione animando una lectio magistralis applauditissima in cui ha mostrato, con orgoglio, la foto notturna di una Geisha scattata in Giappone nel gennaio del 2016, poi analizzata dal docente della Sapienza Umberto D’Eramo, dipartimento organi di senso, che dopo un anno di studio, ne ha ricavato una traccia musicale da prospettiva e punti di luce.
"Sono orgoglioso e felice – commenta l’artista – di aver ricevuto il premio alla carriera dall’Aci Contest. Un concorso in continua crescita e dove sono stato fra i giudici nella prima e nella decima edizione. E poi, dopo Amendola e Carnicelli, mi sento veramente fra gli eletti. Se si contano anche i premi per la Cultura e per la Pace, i riconoscimenti alla carriera che ho ricevuto salgono a nove, e cinque dalla mia città. Questo mi rende immensamente felice".
In cantiere due nuovi libri. "Il primo – spiega Bracali – sarà un faccia a faccia fotografico tra la Toscana e il Mondo, un’opera voluta dalla Bcc e dal suo presidente Matteo Spanò e realizzata grazie a Roberto Frosini, ex direttore generale della Bcc. Sarà presentato il 10 luglio a Firenze, durante la riunione delle dodici filiali toscane Bcc". Si intitola “Il nostro Mondo” e in copertina c’è una delle immagini che hanno fatto la storia fotografica di Luca Bracali: il cuore di mangrovie scattato dall’elicottero in Nuova Caledonia, ben prima che il fotoreporter di Pontelungo diventasse maestro nel padroneggiare i droni, congegni volanti con cui ha esplorato l’inesplorabile, fondendone più di un coprisensore nel sorvolare il vulcano islandese Fadagrasfjall.
"Il secondo libro – spiega ancora – mi è stato commissionato dall’Istituto Geografico Militare di Firenze con cui avevo già pubblicato “Terra: una fragile bellezza”, per volontà del colonnello Fabrizio Marconi. Sarà un libro speciale con la terra vista dal drone. Queste due pubblicazioni sono i miei fiori all’occhiello. In tutto questo, ormai da quasi vent’anni, prosegue la mia scuola itinerante di fotografia. Le persone vengono con me per imparare, e qualcuno raggiunge risultati eccellenti, che possono anche dirottare la vita verso mete prima impensate. Mi fa piacere citare Seby Scollo da Buccheri, che oggi ha il brevetto e insegna a far volare i droni e Francesco Mazzei da Peccioli, oggi videomaker a tempo pieno con incarichi prestigiosi".
Bracali, come regista, collabora da tempo con le reti Rai. Kilimangiaro manderà in onda in estate, in prima serata, un suo documentario sulla Namibia: "Immagini esclusive girate con il drone". I viaggi fotografici di Bracali si sono ultimamente spostati in Asia Centrale, dove ha documentato i paesaggi inediti del Kyrghizistan, del Kazakistan e del Buthan. La Galleria Artistikamente di Porta al Borgo allestirà in ottobre la terza mostra con le sue immagini, sarà a cura di Patrizio Basetti e Marta Babbini. L’ultima soddisfazione è stata comunque mostrata sempre dentro l’Aci Contest: "È durante la mia lectio che ho presentato il quadro che l’artista Giovanna Gheser ha dipinto da una mia immagine scattata in Groenlandia. Così ho avuto anche il mio primo Bracali su tela...".
lucia agati