Morto a 10 anni dopo il tuffo in piscina, ora babbo e mamma aspettano la verità

Lo strazio dei genitori in attesa dell’autopsia disposta dalla magistratura per capire cosa abbia provocato l’immane tragedia

Un mezzo dell'Elisoccorso (archivio)

Un mezzo dell'Elisoccorso (archivio)

Pistoia, 17 agosto 2021 - È una tragedia immensa quella che si è abbattuta all’improvviso, in un pomeriggio di gioco e di allegria, sui genitori del piccolo Tommaso, il bimbo di dieci anni che sabato pomeriggio si sarebbe sentito male mentre giocava con un amichetto in una piscina gonfiabile allestita nella frazione di Aiale, a Prataccio, sulla Montagna Pistoiese. Il piccolo è morto nella notte fra sabato e domenica all’ospedale di Massa, dove era stato nel frattempo trasportato. Alberto e Gianna, il suo babbo e la sua mamma, che vivono a Pistoia, nel quartiere delle Casermette, in queste ore hanno vicine tante persone che cercano di confortarli. Ma la morte di un figlio, del loro unico figlio, è una devastazione che non conosce sollievo.

Alberto lavora in una ditta dell’indotto Hitachi, Gianna svolge piccoli lavoretti. Hanno entrambi 44 anni. Persone stimate da tutti, una famiglia unita, un babbo e una mamma innamorati del loro gioioso bambino che non rivedranno più.

Comprendere quello che è accaduto, capire perché Tommaso sia morto è ora molto importante per loro. La verità è sempre importante, ed è quella che sta cercando la magistratura pistoiese che ha disposto l’autopsia sul corpicino del piccolo. Gli atti sono stati trasmessi alla Procura di Massa che, in queste ore, darà l’incarico al perito. La Procura di Pistoia ha aperto il fascicolo contro ignoti per omicizio colposo. L’esame è necessario per verifcare le casue delal morte. Eventuali profili di resposansabilità saranno valutati successivamente. Accanto alla famiglia c’è l’avvocato Luca Pancani del foro di Pistoia, il suo non è soltanto un sostegno professionale in una fase delicatissima per due genitori straziati dal dolore, ma è anche una vicinanza umana, e del cuore, dettata da una conoscenza di tanti anni.

"L’autopsia – spiega l’avvocato Pancani – sarà effettuata nei prossimi giorni. Ci si muove, per il momento, intorno a una delle ipotesi che potrebbe essere tra le più probabili, e cioè che il bambino possa essere stato vittima di un malore improvviso, come una congestione, oppure di un problema a livello cardiaco, che sia svenuto e sia quindi caduto in acqua. Certo è – osserva il legale della famiglia – che le persone presenti si sono attivate subito e che nella casa accanto c’era un medico, un cardiologo, che si è subito prodigato. I genitori di Tommaso non c’erano. I bambini erano stati affidati a un’altra mamma".

I soccorsi hanno avuto bisogno di tempo per raggiungere il luogo del dramma dopo la richiesta di aiuto. La prima ambulanza è arrivata, da una prima ricostruzione, dopo una ventina di minuti e l’elicottero del 118 ha avuto difficoltà ad atterrare nelle vicinanze. Circostanze che saranno valutate nel corso dell’indagine così come la nomina, da parte della famiglia, di un proprio perito.

L’avvocato Pancani ci tiene, a nome dei genitori del bambino, a sottolineare che da parte loro non c’è alcuna tensione, nessuna animosità nei confronti delle persone a cui il loro Tommaso era stato affidato, sabato pomeriggio. "Sono un gruppo di mamme – ci ha spiegato infine il legale – che si dà una mano accogliendo volta volta i bambini nelle loro case per far loro trascorrere un pomeriggio di spensieratezza insieme".

l.a.