GIACOMO BINI
Cronaca

Attraversare il Settola. Ecco i ’percorsi di servizio’

Per ovviare alla demolizione della vecchia passerella in località Ginanni previste alternative in una convenzione tra Comune e Consorzio Medio Valdarno .

Arrivano ’percorsi di servizio’ per attraversare il torrente Settola

Arrivano ’percorsi di servizio’ per attraversare il torrente Settola

"Percorsi di servizio" per attraversare il torrente Settola per ovviare, almeno in parte, alla demolizione della vecchia passerella in località Ginanni nell’ambito dei lavori di "chiusura arginale" che tra poco saranno eseguiti dal Consorzio di Bonifica Medio Valdarno. Tali "percorsi di servizio" sono previsti in una convenzione stipulata tra il Comune di Montale e il Consorzio Medio Valdarno insieme ad un sistema di regimazione delle acque nella zona vicina al torrente. Il lavoro progettato dal Consorzio Medio Valdarno prevede la chiusura arginale, vale a dire la eliminazione di un varco negli argini del torrente Settola in un punto dove si trova da molti anni anche una vecchia passerella pedonale che viene da sempre molto utilizzata dai residenti e dalle tante persone che amano passeggiare nella zona. La passerella è stata giudicata dai tecnici priva delle caratteristiche di sicurezza e verrà demolita. La demolizione della passerella ha provocato proteste e la questione è finita più volte in consiglio comunale sia nella passata che nella presente legislatura. L’ex consigliere comunale Alberto Fedi è stato il primo a sollevare il problema e la questione è stata riproposta con alcune interpellanze dagli attuali consiglieri comunali Michael Paperetti e Greta Cavaciocchi del gruppo di centrodestra che chiedevano il mantenimento della passerella o la sua sostituzione con una passerella nuova o almeno la realizzazione di plinti di sostengo per un futuro nuovo ponte.

Il sindaco aveva fatto presente l’impossibilità di realizzare i plinti senza avere un progetto di una eventuale nuova passerella che comunque avrebbe dovuto rispettare certi requisiti come l’altezza un metro e mezzo sopra l’argine e la necessità, dal lato sud, di superare anche la via Papini. Un secondo problema, sollevato dai residenti del borgo dei Ginnanni, è costituito dal timore che con la chiusura dell’argine non ci potesse più essere un adeguato deflusso delle acque nel torrente con conseguenti allagamenti della zona immediatamente a nord.

L’amministrazione comunale di Montale ha chiesto al Consorzio Medio Valdarno due modifiche al progetto originario che sono state accolte. La prima modifica riguarda la regimazione delle acque provenienti dalla strada poderale posta a nord del Torrente Settola, attraverso la realizzazione di un pozzetto di intercettazione con chiusino grigliato dove saranno convogliate per scolo naturale le acque provenienti dalla strada poderale a nord. La seconda modifica sono i "percorsi di servizio" per l’attraversamento del torrente con la realizzazione di una rampa di accesso all’alveo del torrente mentre il Comune si impegna a realizzare una scala di accesso all’alveo dalla sponda sinistra, quella dalla parte di via Papini.