Tari alle stelle, la battaglia "Aumenti al 50%: salasso su famiglie e imprese"

Il caso di San Marcello Piteglio, Del Re (Prospettiva Futuro) all’attacco: " Inaccettabile per un servizio pubblico. E la scadenza è al 30 marzo"

Raccolta rifiuti, foto di repertorio

Raccolta rifiuti, foto di repertorio

Montagna Pistoiese, 21 marzo 2023 – L’aumento del tributo sullo smaltimento dei rifiuti deliberato nel Comune di San Marcello Piteglio ha sollevato una bufera di reazioni che, almeno in buona parte, aveva già fatto intendere Confcommercio con una sua nota dello scorso 30 gennaio. In realtà l’associazione dei commercianti puntava il dito sui rincari del Comune di Pistoia ma, involontariamente anticipava quanto accaduto in questi giorni in quello di San Marcello Piteglio. Uno tra i primi a sollevare il problema è stato Michele Giannini, candidato alle elezioni amministrative dello scorso anno nella lista capeggiata da Franco Del Re che, con una lettera aperta spiega: "Non bisogna dimenticare che l’anno scorso, il tributo Tari, fu già aumentato del 15%, un piccolo assaggio, - scrive Giannini - ora invece qui si fa sul serio, un aumento così considerevole non porterà niente di buono sia per le famiglie, che per le attività commerciali. Non vi preoccupate per il momento si tratta solo dell’acconto, come è stato ben specificato nell’avviso di pagamento, e solo per questo si dovrà pagare il 56% in più rispetto all’acconto dell’anno passato".

Anche il capogruppo di Prospettiva Futuro, Franco Del Re, critica la scelta della maggioranza consiliare: "tariffe Tari, - scrive l’esponente politico – aumento della tassa, e per l’acconto relativo all’anno 2023. L’Amministrazione Comunale ha recentemente inviato ai contribuenti un aumento del 50%, almeno, rispetto all’acconto dell’anno scorso, come verificato dagli F24 che alcuni cittadini ci hanno portato in visione. Un aumento spropositato, che si inserisce in un contesto di aumenti folli dei prezzi generalizzato, inaccettabile per un servizio pubblico di raccolta rifiuti, anche in considerazione della non eccelsa qualità del servizio, più volte modificato nei modi e nelle tempistiche, ed in quanto la raccolta differenziata sostanzialmente la fa il cittadino, a proprio domicilio, tenendo i rifiuti per una settimana nella propria abitazione. Tutto ciò avrebbe dovuto portare ad un beneficio anziché ad un aumento di tale portata". La scadenza entro la quale effettuare il pagamento è il 30 marzo, quindi c’è poco tempo per eventuali contestazioni. La somma richiesta con l’avviso non tiene conto delle agevolazioni legate all’Isee che potranno essere richieste dopo l’invio della bolletta a saldo.