Aumenta la tassa sui rifiuti: "E’ l’anno della grande impennata"

Tari più alta nel 2025, ma questa volta l’amministrazione comunale non ha colpa: imposizione dell’Ato . Il vicesindaco Buonomini: "Ci aspettavamo un beneficio dalla raccolta differenziata e dal porta a porta". .

Aumenta la Tari, questa volta però il Comune è incolpevole, l’aumento è stato imposto dall’Ambito territoriale ottimale (Ato) approvando il piano dei costi presentato da Alia. L’iter che porta il Comune a inviare la bolletta inizia dalla presentazione all’assemblea di Alia, in cui sono rappresentati tutti i Comuni, del piano dei costi per poter effettuare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, piano a cui il Comune di San Marcello Piteglio aveva espresso parere contrario. Di fatto ininfluente perché nell’Ato le decisioni vengono prese dai Comuni più grandi, mentre quelli piccoli non hanno mai trovato una linea che li riunisse, così le piccole realtà sono penalizzate, anche grazie alla loro incapacità di presentare richieste unitarie.

"Il costo complessivo del servizio per l’anno 2022 era stato di 1 milione e 1917 mila euro – spiega il vicesindaco, Giacomo Buonomini – per l’anno 2023 era di 2 milioni e 46mila. Il piano che era stato approvato l’anno passato e che non aveva visto il nostro voto favorevole prevedeva per l’anno 2024 un costo di 2 milioni e 158.000, mentre è salito a due milioni e 180. Ma la cosa più significativa – osserva ancora Buonomini – è l’anno 2025 in cui era previsto un costo di 2 milioni e 27mila e che invece sale a 2 milioni e 319.000 con un aumento ulteriore del 10%. Insomma, non per vena polemica nei confronti di Alia, però per la consapevolezza di come viaggiano la dinamiche di quel servizio doveva essere l’anno del calo. Ovvero l’anno nel quale, come ci era stato spiegato, a fronte dell’introduzione della raccolta differenziata più spinta, del porta a porta, si sarebbe creato un beneficio in virtù dei risparmi, o dei maggiori guadagni derivanti da un migliore e più efficace sistema della raccolta. Evidentemente – si rammarica il vicesindaco – non solo il 2025 non è l’anno del ribasso, ma è l’anno della grande impennata".

Per cercare di limitare l’incidenza sulle famiglie a più basso reddito, l’amministrazione ha confermato per il 2024 le riduzioni da applicare alla categoria utenze domestiche parte fissa e parte variabile, limitatamente ai locali dell’abitazione di residenza e relative pertinenze dei nuclei familiari residenti nel comune di San Marcello Piteglio, legate all’indicatore economico equivalente Isee. E quindi fino a 6.000 euro la riduzione sarà del 100%; da 6mila a 15mila del 50%; da 15mila a 25mila del 25%. Oltre 25mila euro non è prevista alcuna riduzione.

Andrea Nannini