Arte e natura senza più confini Nuovo progetto nell’Oasi Dynamo

Manes: "Il nostro è un caso unico in Italia perché abbiamo raggiunto un modello di conservazione attiva". In mostra l’installazione di Svenson, che ha mescolato cento bandiere, e le fotografie di Massimo Vitali.

Arte e natura senza più confini   Nuovo progetto nell’Oasi Dynamo

Arte e natura senza più confini Nuovo progetto nell’Oasi Dynamo

E’ nato nell’Oasi Dynamo un suggestivo progetto legato all’arte contemporanea, all’unisono con la natura. La presentazione, avvenuta ieri, ha suscitato curiosità ed entusiasmo negli invitati all’evento. Ad aprire l’incontro ha provveduto Andrea Manes, riepilogando la storia e la missione del mondo Dynamo. "Il collegamento con questi territori – ha detto il giovane dirigente – nasce nel 2006, e parallelamente è nato il percorso di oggi, sempre nel 2006. Era una riserva di caccia e poi, nello stesso anno, è stata affiliata come ospite di protezione Wwf, da lì è nata un po’ quell’idea di Oasi che stiamo portando avanti oggi e che la rende, a nostro avviso, un caso unico in Italia perché abbiamo completato un modello di conservazione di quest’area che non fosse più passiva, ma rendendola attiva".

I protagonisti dell’edizione 2023 di questa iniziativa sono l’artista svedese David Svenson e il fotografo comasco Massimo Vitali, il primo con un’installazione dal profondo significato simbolico. Svenson ha mescolato grafica e colori di un centinaio di bandiere ricomponendole poi in modo casuale, a simboleggiare lo smantellamento del concetto di divisione o di proprietà territoriale che si cela dietro alla bandiera sventolata davanti a un esercito. La natura non conosce confini e anche quelli che le convenzioni hanno tracciato sulle carte geografiche, non sono così stabili nel tempo. L’opera è installata lungo un centinaio di metri davanti a "Casa Luigi". La mostra che Giovanna Calvenzi ha curato per Massimo Vitali invece si presenta contrapponendo due serie di fotografie di grande formato: a sinistra del grandissimo spazio che ospita la mostra ci sono opere realizzate da Vitali negli anni passati utilizzando "Il punto di vista del principe" la tecnica che lo ha reso famoso nel mondo. Di fronte, invece, immagini della Montagna, da Lucchio a Piteglio, a Prunetta, al Ponte sospeso di Mammiano.

Un confronto frontale tra due mondi, due tecniche e due epoche che regalano numerosi spunti a chi vuole veramente capire la fotografia. La direzione artistica è stata curata da Emanuele Montibeller che ha avuto parole di grande apprezzamento per la squadra di Oasi Dynamo e particolarmente per il presidente, Roberto Orlandini. L’inaugurazione delle opere è in calendario per il 5 agosto, l’orario per le visite è dalle 11 alle 17, dal mercoledì alla domenica. Per informazioni: www.oasycontemporaryart.com

Andrea Nannini