Sfruttamento della prostituzione, cinque arresti tra Pistoia e Quarrata

Il giro era gestito da due transessuali brasiliani (ancora ricercati), mentre gli appartamenti in cui si svolgevano gli incontri erano di proprietà di tre italiani

La conferenza stampa dei carabinieri (Luca Castellani/FotoCastellani)

La conferenza stampa dei carabinieri (Luca Castellani/FotoCastellani)

Pistoia, 18 ottobre 2019 - Induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Di questo sono ritenute responsabili cinque persone, tutte arrestate - di cui uno in carcere e 4 ai domiciliari - dai carabinieri della Compagnia di Pistoia all’alba di oggi, tra Pistoia e Quarrata, a conclusione di una mirata e prolungata attività investigativa. Il provvedimento, emesso il 14 ottobre dal Gip Luca Gaspari su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Leonardo De Gaudio, arriva a termine di un’attività investigativa condotta dai militari della stazione Carabinieri di Quarrata tra i mesi di novembre 2018 e luglio 2019.

L’indagine, chiamata “Service Area”, poiché all’inizio dell’attività investigativa era stato riscontrato che alcune donne si prostituivano dietro un’area di servizio, ha permesso di scoprire che l'attività di sfruttamento della prostituzione era condotta da due transessuali brasiliani all’interno di quattro appartamenti presi in affitto da un cittadino italiano che faceva da prestanome. Per arrivare a smantellare il sistema i carabinieri hanno svolto servizi di osservazione, pedinamenti, analisi di tabulati telefonici, esaminato documenti bancari e contabili e ascoltato numerosi clienti.

In particolare, è stato riscontrato che numerosi transessuali di origine brasiliana e diverse prostitute di nazionalità cubana, colombiana e brasiliana, di età compresa tra i 25 e 35 anni, provenienti da diverse zone d’Italia, sin dal mese di gennaio del 2016, avevano svolto la loro attività di prostituzione in abitazioni, i cui contratti di affitto risultavano intestati tutti alla stessa persona, un 58enne italiano residente a Pistoia, che fungeva da prestanome ai due transessuali brasiliani. Tra i proprietari degli immobili, è emersa la figura di due coniugi di Quarrata di 63 e 60 anni titolari di una società immobiliare, consapevoli del giro che interessava gli appartamenti di loro proprietà e che percepivano regolarmente i canoni d'affitto.

I due coniugi residenti a Quarrata e l’uomo residente a Pistoia sono stati posti agli arresti domiciliari nelle loro abitazione con l’imposizione del braccialetto elettronico, mentre sono ancora in corso le ricerche nei confronti dei due brasiliani. Quattro delle abitazioni sede delle attività di prostituzione, tutte a Pistoia, sono state poste sotto sequestro.