
Il terribile incidente un anno fa a Pieve a Nievole. Michele Isoldi, 89 anni, non sopravvisse. Said Charaf, condannato per omicidio stradale, ha effettuato una donazione al fondo vittime.
Ha patteggiato la pena di un anno con la condizionale per omicidio stradale, per aver investito l’anziano che poi morì poco dopo durante il trasporto in ospedale. Così si è concluso il procedimento che vedeva imputato Said Charaf, 26 anni, marocchino, che un anno fa investì con la sua auto Michele Isoldi, a Pieve a Nievole. Era la sera del 28 settembre del 2024. Erano circa le 18, e Michele Isoldi, 89 anni, di Montecatini, era appena uscito dalla farmacia di piazza XXVII Aprile a Pieve a Nievole e stava attraversando la strada, quando fu investito da una Mercedes 220 C. L’anziano fu sbalzato sul parabrezza dell’auto e nell’impatto perse una scarpa. La macchina dei soccorsi si attivò immediatamente, ma per l’uomo non ci fu nulla da fare: morì mentre veniva portato in ospedale, al San Jacopo. Per quella morte è finito sotto processo Said Charaf, 26 anni marocchino, che era alla guida della Mercedes, accusato di omicidio stradale. L’avvocato Antonio Bertei del foro di Prato che difende l’imputato aveva presentato la richiesta di patteggiamento per una pena di un anno e quattro mesi, richiesta dal pm. Ieri l’udienza davanti al giudice Patrizia Martucci. Le indagini svolte dalla Polizia municipale sono state dirette dal pm Luigi Boccia. La famiglia della vittima di Montecatini non si è costituita parte civile nel procedimento penale, ed è in attesa del risarcimento da parte dell’assicurazione. Il giudice Patrizia Martucci ha chiesto all’imputato di effettuare una donazione volontaria al fondo per le vittime della strada. Quella sera, Isoldi stava rientrando a casa dopo alcune commissioni, ed era stato anche in farmacia, quando attraversando la strada in piazza XXVII Aprile fu investito. I successivi rilievi hanno consentito di appurare che la Mercedes procedeva ad una velocità consentita in quella strada e che il conducente non aveva assunto alcol né droga. La difesa ha poi nominato un perito per ricostruire la dinamica dell’incidente. Il primo a prestare i soccorsi a Isoldi, fu un anziano che aveva assistito al terribile incidente. I sanitari tentarono immediatamente tutte le manovre di rianimazione ma le condizioni dell’anziano erano da subito critiche e morì mentre veniva portato all’ospedale San Jacopo di Pistoia.
Martina Vacca