REDAZIONE PISTOIA

Antonio Bellandi nel museo madrileno dei grandi autografi

Il compositore ha ricevuto la richiesta di una propria firma. "Sono rimasto davvero a bocca aperta"

Circondato da nomi ben più noti, come Luciano Pavarotti, Riccardo Muti, Herbert von Karajan, Indira Gandhi, Marlene Dietrich, Rafael Nadal, Diego Armando Maradona, è una bella soddisfazione trovare quello di un valdinievolino doc come il maestro Antonio Bellandi (nella foto).

Il contesto è quello, sicuramente inusuale, ma nella stessa misura prestigioso, del Museo dell’Autografo allestito a Torrejon de Ardoz, nella comunità autonoma di Madrid, dal 66enne Pedro Escudero Moreno, che raccoglie oltre quindicimila autografi e dediche di personalità dello sport, della cultura, della politica di tutto il mondo, raccolti nell’arco di poco meno di quaranta anni.

Da poche ore, al fianco di quelli delle più grandi eccellenze di ogni campo, brillano anche un autografo e una partitura, anch’essa autografata, del compositore e direttore d’orchestra uzzanese, inseriti nella sezione ‘compositori’ del museo. "Ho ricevuto la richiesta due settimane fa – spiega Bellandi – e sono rimasto a bocca aperta. Anche un pochino imbarazzato!" .

E.C.