Amianto nel cantiere. Le Fornaci in rivolta: "Ma non ci sono rischi"

Il materiale rinvenuto nell’area di via del Fornacione: protesta il circolo. L’Amministrazione tranquilizza: "Attendiamo il via libera per rimuoverlo".

Amianto nel cantiere. Le Fornaci in rivolta: "Ma non ci sono rischi"

Amianto nel cantiere. Le Fornaci in rivolta: "Ma non ci sono rischi"

Quei teli bianchi e quelle aree nastrate di arancione sono lì da un tempo ormai non più ignorabile. Tanto più se a quegli "impacchettamenti" si riconduce qualcosa la cui sola pronuncia mette l’ansia: amianto. E l’ansia nelle ultime ore per chi l’area di via del Fornacione ce l’ha in casa si è tramutata in striscioni di protesta, tutti a chiedere una pronta rimozione di quei resti ritenuti pericolosi. "Con la scuola qui accanto togliere subito l’amianto" è una delle scritte verniciate su di un telo; oppure: "Se di soldi non ne volete sprecare, togliere l’amianto è la prima spesa da fare"; e ancora: "Dell’amianto alle Fornaci non ve ne lavate le mani". A tirar le fila della protesta silenziosa che fa capo alla costruzione di un nuovo parcheggio finita prima ancora di partire proprio per far luce sulla situazione di esposizione al rischio è il circolo Arci delle Fornaci che nell’esprimere preoccupazione fa notare che in quell’area esiste anche una scuola, la media Leonardo Da Vinci.

"Con i bambini del Circolo abbiamo attaccato questi manifesti e chiediamo alle autorità competenti di intervenire urgentemente – fanno sapere – per affrontare questa situazione e garantire la sicurezza della zona. Chiediamo quindi che vengano avviati immediatamente i necessari interventi di bonifica e rimozione dell’amianto. Il Circolo Arci Le Fornaci rimarrà vigile su questo tema e continuerà a monitorare da vicino la situazione, lavorando per assicurare che vengano adottate tutte le misure necessarie per proteggere la salute e il benessere della nostra comunità".

I rischi, assicura l’assessore competente Alessio Bartolomei, sono zero, ciò che resta da capire è come l’amministrazione in quell’area dovrà intervenire: bonifica o semplice rimozione dei frammenti? "I risultati dei prelievi non sono ancora arrivati – dice –, ma ribadisco che i nostri rilievi interni parlano di assenza di contaminazione il che si tradurrebbe in una semplice rimozione dell’eternit con le dovute accortezze. Abbiamo ovviamente proceduto alla messa in sicurezza, me senza il via libera dei secondi risultati non abbiamo possibilità di intervenire. Rischi adesso? Quelli, semmai, nascono da lontano, da quando quel cantiere è lì, cioè più di trent’anni. Ora andremo invece ad eliminarli". Dalle indicazioni dello stesso assessore forniteci nel febbraio scorso si parlava di fine marzo quale termine per l’acquisizione dei risultati. Tempistica evidentemente superata, anche se, assicura Bartolomei, "si tratterà di un’attesa ulteriore limitata".

Del marzo scorso è l’interpellanza a sindaco e giunta presentata dal consigliere Paolo Tosi (Pd), che proprio su quella vicenda chiedeva chiarezza, a tutela della cittadinanza. "I dubbi sollevati sulla pericolosità dell’area non sono stati fugati nonostante l’interpellanza – denuncia Tosi -. Una cosa però la ribadisco all’amministrazione: qualsiasi lavoro di bonifica in questo cantiere dovrà essere fatto in massima sicurezza, ma soprattutto quando i bambini non saranno a scuola, in estate".

linda meoni