
Per Gabriele Giachi e Lorena Giusti, soci titolari del Meeting Club di Pescia, e per lo staff della palestra la parola “arrendersi” non rientra nei loro canoni. "La chiusura ci ha trovato molto increduli – commenta Giachi, specialmente – dopo una settimana di controlli dei Nas nelle palestre e di nuove regole". I titolari
del fitness center di via del Giocatoio hanno investito 18 mila euro per adattare i locali alle misure dopo il primo lockdown, ed erano già al lavoro per conformarsi al nuovo protocollo del Dipartimento dello Sport di venerdì scorso. Le ultime disposizioni messe in campo per il contenimento del contagio hanno bloccato le attività non solo di bar e ristoranti, perlomeno per la sera, ma anche parchi, palestre e piscine.
"Per ripartire in sicurezza abbiamo fatto un investimento ben più ampio di quello che erano state le richieste" racconta Giachi, ricordando come ad agosto la palestra avesse passato "a pieni voti" il controllo della Asl. Un’attività che a marzo e aprile era stata portata avanti sul web e che, una volta riaperti i locali il 25 maggio, aveva vissuto "un’ottima ripartenza" con le iscrizioni nel mese di giugno superiori a quelle del giugno precedente. Un impegno che nonostante l’inaspettata chiusura continua anche ora a palestra chiusa.
Nel pieno rispetto delle regole del nuovo dpcm il Meeting Club ha deciso di organizzare i suoi corsi all’esterno dei locali, ha reinvestito sull’allenamento a distanza e, in accordo con l’amministrazione comunale, sta individuando nuove aree dove poter continuare i corsi in sicurezza. Per i titolari l’obiettivo è garantire a tutti gli iscritti, con particolare attenzione per gli anziani, l’accesso sicuro all’attività fisica: "la palestra – dicono i titolari – non è quel posto dove si mostrano i muscoli in canottiera, ma il luogo dove si cerca di curare la salute fisica".
È la fiducia degli iscritti il filo conduttore del racconto dei titolari espressa attraverso i messaggi e le chiamate di sostegno e di invito ad andare avanti. "Non mi sono mai mosso con gli aiuti statali ma con la fiducia delle persone; non abbiamo le spalle larghe ma si sa reggere il colpo – confida Giachi – nella speranza che i ricorsi delle associazioni di categoria abbiano successo e che tutta l’attività del Meeting possa ripartire regolarmente prima del 24 novembre".
Francesco Ugolini