Gabriele Acerboni e Lucia Agati
Cronaca

L’agguato nel vivaio: tre spari, poi la paura. “Abbiamo sentito i colpi e siamo scesi in strada”

Ferito un giovane che stava lavorando. Arrestato Sham Paloka, biscugino del ferito. Le testimonianze

I rilievi dei carabinieri sul luogo della sparatoria (foto Acerboni/FotoCastellani)

I rilievi dei carabinieri sul luogo della sparatoria (foto Acerboni/FotoCastellani)

Pistoia, 23 maggio 2025 – La tranquillità della mattina squarciata da colpi di arma da fuoco. E poi sirene, ambulanze e pattuglie dei carabinieri. Erano circa le 9 di ieri quando, nella frazione di Canapale, la normale routine dei pochi residenti intorno al campo adibito a vivaio in via del Bollacchione, strada che prende il nome dal fosso che attraversa quella porzione di piana, è stata brutalmente interrotta da una sparatoria. Ancora ignoti i motivi che hanno spinto il cinquantenne Sham Paloka, residente a Canapale, a puntare l’arma contro Denis Paloka, 26 anni, cugino di secondo grado, entrambi operai vivaisti.

Il giovane, anche lui residente nella zona, era intento al suo lavoro, nel settore della vasetteria, nell’appezzamento circondato da un reticolo di stradine sterrate che conducono sulla via principale.

Ed è proprio il rumore di una forte accelerata sulla ghiaia dei vialetti nel vivaio che ha seguito quello dei tre spari, che è stato sentito dai vicini, residenti in una piccola aia.

“Stavo studiando e dal niente si sono sentiti distintamente tre colpi di pistola e una macchina che partiva velocemente sul ghiaino – racconta una ragazza che abita vicino al luogo dell’agguato –. Sul momento non mi sono preoccupata perché a volte, quando la caccia è aperta, si sentono spari. Poi, una volta focalizzato che la stagione della caccia è chiusa, sono uscita qua fuori per vedere, così come gli altri miei vicini presenti. Siamo andati lì, su quel callare, e abbiamo visto i lavoratori del vivaio tutti intorno a qualcuno che era a terra. Poi sono arrivate l’ambulanza e l’automedica. Subito dopo anche le pattuglie dei carabinieri. Quindi abbiamo capito tutti che era successo qualcosa, ma senza sapere cosa in particolare”.

Poco dopo i carabinieri hanno arrestato Sham Paloka, rintracciato nelle vicinanze della sua abitazione, a Canapale. Da ieri è in carcere con l’accusa di tentato omicidio e oggi, in Santa Caterina, riceverà la visita del suo difensore, l’avvocato Andrea Mitresi del foro di Pistoia.

Le indagini dei carabinieri sono in corso e ci sono alcune circostanze da chiarire, soprattutto il motivo che ha armato la mano di Sham Paloka contro il biscugino. Si parla di dissapori familiari in corso da qualche tempo, di litigi e di una accesa discussione fra i due che lavorerebbero nello stesso vivaio e che sarebbe avvenuta prima dell’agguato. Discussione che avrebbe scatenato l’ira del cinquantenne, tornato a casa dopo il diverbio, a quanto pare per prendere l’arma, per poi ripresentarsi in via del Bollacchione, aggredire il giovane con il calcio della pistola e poi sparare.

Le condizioni di Denis, subito soccorso dall’Automedica di Pistoia e trasportato al San Jacopo con un’ambulanza della Croce Verde, non sono gravi. Non è in pericolo di vita. E’ stato sottoposto a un intervento chirurgico per estrarre il proiettile dalla gamba. I carabinieri sono rimasti in via del Bollacchione per tutto il resto della mattinata di ieri. Hanno transennato la zona e svolto i riievi di polizia scientifica.

All’interno del vivaio, dopo il drammatico episodio erano presenti sul piazzale solo alcune lavoratrici, colleghe dei due. E poi solo silenzio e sconcerto per quanto accaduto.